Narcisi per la festa della donna: costano poco, sono resistenti e trovano spazio con facilita’ in balconi, giardini e angoli di casa. Ecco l’alternativa alla classica mimosa, ancora una volta puntuale e gradita, da parte di Coldiretti Lucca che invita mariti, fidanzati, amanti, figli ed amici a privilegiare l’acquisto di narcisi Made in Tuscany per evitare di imbattersi in fiori e fiorellini di importazione che costano molto, rendono poco, vengono spesso da lontanissimo e non aiutano certo l’economia locale.
Fattori che all’inimitabile mimosa, fiore simbolo della Festa della Donna, che quest’anno pero’ ha dovuto fare i conti con neve e gelo che ne hanno ridotto del 30% la produzione concentrata per il 90% in Liguria, possono esserci piu’ validi motivi per decidere di essere originali e di scegliere un fiore che affonda le sue radici nella ”leggenda” e nella mitologia greca.
Il narciso si puo’ considerare, a tutti gli effetti, simbolo della bellezza e della fertilita’ femminile nella cultura ebraica, mentre in quella cristiana sottolinea la rinascita di Gesu’ Cristo e lo troviamo addirittura in dipinti come la ”Madonna dei Narcisi con il Bambino e i Donatori”, nell”’Annunciazione” o il ”Paradiso”.
La leggenda.
La mitologia greca ci tramanda che Narciso era un giovane bellissimo e duro di cuore. Una ninfa, indispettita per essere stata respinta, decise di vendicarsi. Lo porto’ a specchiarsi in un lago, ed egli, vedendosi riflesso sull’acqua si innamoro’ perdutamente della sua immagine convinto che fosse quella di una ninfa bellissima. Quando l’acqua del lago si increspo’, l’immagine di Narciso scomparve ed egli, convinto di aver perso la sua amata si getto’ nel lago disperato e annego’. Cupido trasformo’ il giovane in un fiore che chiamo’ Narciso, affinche’ tutti ricordassero le disgrazie cui porta la vanita’ e l’egoismo (fonte Dillo con un fiore).