Sono tre le delibere approvate nella seduta di lunedì 21 novembre dal Consiglio comunale di Modena che riorganizzeranno il servizio di trasporto degli anziani non autosufficienti ai centri diurni, oltre che dei disabili diretti sul posto di lavoro o ai centri semiresidenziali. Per il triennio 2012-2015 il servizio sarà assegnato con tre diversi appalti per complessivi 1 milione 400 mila euro.
“La novità maggiore è che si passa da un’organizzazione suddivisa in trasporti con o senza accompagnatore a una gestione in rapporto al luogo di destinazione, per consentire di razionalizzare ulteriormente i servizi e migliorare la sinergia delle attività”, ha detto l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti presentando le delibere che hanno avuto l’ok di Pd, Idv, Udc, Mpa e Modenacinquestelle.it, mentre il Pdl si è astenuto.
Gli atti di indirizzo sono stati discussi congiuntamente. Il primo riguarda l’accompagnamento di persone disabili ai centri semi-residenziali Tintori, Iride e Pisano, con l’obiettivo di garantire la mobilità a persone adulte che non possono usufruire dei trasporti pubblici e privati, pur avendo la necessità di raggiungere il luogo dove svolgono le attività socio-riabilitative. Gli utenti sono affetti da disabilità grave motoria, cognitiva e sensoriale e la famiglia non è in grado di provvedere autonomamente. Il trasporto inizia dentro casa e si conclude all’interno del centro e viceversa; gli attuali utenti sono 41.
La seconda delibera è rivolta ai 32 utenti del trasporto al lavoro: “prevalentemente disabili motori o sensoriali – ha spiegato l’assessore – che senza questo servizio non potrebbero svolgere attività lavorativa e vedrebbero pertanto fortemente compromessa la propria autonomia e dignità”.
Infine, il servizio di trasporto rivolto agli anziani garantisce la mobilità alle 65 persone che frequentano i centri diurni San Giovanni Bosco e Vignolese, a gestione diretta del Comune, e lo Spazio anziani di via Vaciglio e non possono usufruire dei trasporti pubblici. Gli utenti dei centri diurni hanno bisogno di accompagnatore, perché soffrono spesso di patologie che compromettono l’orientamento
Nel dettaglio, i fondi a disposizione per il triennio (tutti Iva esclusa) sono di 432 mila euro per il servizio di trasporto di disabili ai centri semiresidenziali, 330 mila euro per il trasporto dei disabili ai luoghi di lavoro, 587mila euro per il trasporto di anziani non autosufficienti ai centri diurni e allo Spazio anziani.
L’affidamento dei servizi avverrà con procedura negoziata con lettera d’invito ad almeno cinque ditte, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Tra i requisiti necessari per partecipare ci sono: l’avere realizzato nel triennio precedente un servizio analogo a quello oggetto della gara, il rispetto dei contratti nazionali di lavoro, la tutela delle norme relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro e dei lavoratori diversamente abili, l’impegno ad attivare una sede operativa a Modena in caso di vittoria. Resta in capo al Comune il ruolo di coordinamento e controllo del servizio rispetto agli accessi delle persone e al rapporto con le imprese esecutrici. L’Amministrazione comunale si riserva inoltre la possibilità di interrompere il contratto senza indennizzi, trascorso il primo anno, dopo una verifica dell’andamento dell’attività.
In conclusione di dibattito Francesca Maletti ha anche sottolineato la necessità da parte del Comune che è garante del servizio “di porre dei paletti anche per partecipare alla gare d’appalto come elementi di garanzia, per il carattere di fragilità dell’utenza. Dobbiamo garantire che i mezzi siano validi per non lasciare anziani e disabili in mezzo alla strada, inoltre sono utenti che hanno bisogno di continuità del personale che li trasporta e di particolare attenzione”, ha concluso.
IL DIBATTITO
Il dibattito consiliare che ha preceduto l’approvazione delle delibere sui trasporti per anziani e disabili è stato aperto dall’intervento di Stefano Rimini del Pd. Il consigliere ha rimarcato come “gli atti d’indirizzo vadano nella direzione di continuare a garantire un servizio recependo le nuove linee regionali, che confermano il ruolo del Comune nella politica di coordinamento e cercano al tempo stesso di ridisegnare il servizio razionalizzando le risorse” e ha concluso: “il contenimento dei costi rispetto all’attuale appalto è del 30 per cento”. Per Cinzia Cornia (Pd) si tratta di “delibere da approvare senza indugio, perché garantiscono agli utenti più deboli un servizio valido”. La consigliera ha affermato anche “di non riuscire a capire perché si parli di aziende tagliate fuori: il bando è trasparente e lo spacchettamento consente anche alle piccole imprese di partecipare, ma è ovvio che devono essere solide per non mettere a rischio il servizio e per garantire la continuità.
Per il Pdl, Michele Barcaiuolo ha detto “di non avere difficoltà a riconoscere la validità dello spacchettamento dei servizi e l’importanza assegnata all’offerta economica, ma non basta, perché la parte economica avrebbe potuto avere più peso nella valutazione dell’offerta. Inoltre, l’innalzamento dei livelli di fatturato e patrimonio, nei requisiti per partecipare alla gara, rischia di escludere molte imprese, mentre i bandi potevano per esempio essere biennali”, ha aggiunto.
Valutazione positiva è giunta da Eugenia Rossi dell’Idv “perché è segno di sensibilità politica occuparsi, anche in momenti di crisi, degli anziani non autosufficienti e dei disabili”. La consigliera ha espresso parere favorevole “sia sul metodo adottato dall’assessore nel portare gli atti d’indirizzo in Consiglio, che sugli spacchettamenti, che dimostrano attenzione a risparmiare energie e tempo”. E ha infine evidenziato che “il servizio è tale da richiedere di essere affidato a chi ne ha le competenze, data la fragilità degli utenti”.
Sergio Celloni (Mpa) ha annunciato il voto favorevole “anche perché stiamo parlando di un servizio delicato, che è un accompagnamento più che un trasporto”. Il consigliere ha però osservato che del trasporto di disabili e anziani si occupano anche associazioni e realtà minori per dimensioni e volume d’affari che, per questo, rischiano di non riuscire a proporsi alle gare d’appalto”.
In sede di dichiarazioni di voto, Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it ha annunciato il suo voto positivo ma anche “un’interrogazione semestrale di verifica del servizio”.
Infine, per Davide Torrini dell’Udc “è positivo che vengano portate in Consiglio le delibere di indirizzi, ai fini della trasparenza nei confronti dei consiglieri. Ed è inoltre fondamentale che l’appalto, prima orientato al fornitore, sia invece ora orientato all’utente, perché è il fornitore che deve organizzarsi”. Il consigliere ha anche dato un giudizio favorevole “alla progressione che ha portato ad innalzare la valutazione dell’offerta economica sul totale, dal 40 al 30 per cento”.