Inaugurata presso l’Ospedale di Sassuolo “I colori dell’anima” un percorso nell’opera dell’artista Franco Faggioli. Trentasei i lavori, tra acquerelli, tele e ceramiche, che rimarranno esposti all’interno della struttura sanitaria fino a metà gennaio 2012. Il ricavato sarà devoluto a Medici Senza Frontiere.

Ventinove quadri e sette sculture per finanziare i progetti di Medici Senza Frontiere e rendere sempre più accoglienti gli ambienti dell’Ospedale. Questo l’obiettivo della mostra dell’artista fiorentino Franco Faggioli, organizzata e ospitata dall’Ospedale di Sassuolo fino a metà gennaio. Il 70% del ricavato dell’esposizione, che ripercorre la carriera del paesaggista toscano, sarà infatti devoluto alla Onlus.

“Ancora una volta l’Ospedale di Sassuolo – sottolinea il Direttore sanitario della struttura Anselmo Campagna – si propone come centro di aggregazione di tutte quelle forze positive che da sempre hanno contraddistinto ‘l’humus’ del nostro territorio: arte e solidarietà insieme per uno scopo altamente umanitario. La mostra vuol essere anche un omaggio al grande legame che da sempre è presente tra Sassuolo e Montelupo Fiorentino che è stato alla base del grande successo avuto dalla ceramica in questi due distretti, e di cui Faggioli è uno dei protagonisti sin dai primi anni 70”.

Questa mattina, alla presenza dell’artista, il sindaco di Sassuolo Luca Caselli, il Consigliere delegato dell’Ospedale Natalino Michelini, il Direttore generale Bruno Zanaroli e il Direttore sanitario Anselmo Campagna, hanno inaugurato l’esposizione. Al taglio del nastro anche un rappresentante dell’Associazione Medici Senza frontiere (MSF).

L’opera di Faggioli è un ‘sogno’ pieno di colori che dipinge con occhi ‘interiori’ gli angoli più belli e preziosi della Toscana, la sua terra d’origine. Un percorso intimistico, quasi religioso, dove è proprio il colore, come materia viva, a riempire di significato paesaggi e cose. I cieli si fondono così con la terra, e dai lavori sembrano emergere odori, suoni e sensazioni legati a questa meravigliosa regione. Si potrebbe azzardare che il colore, per Faggioli, è l’unico autentico e primitivo mezzo d’espressione. Tanto che sembra quasi dimenticarsi del supporto su cui sta trasportando le proprie emozioni. Che sia tela, carta o argilla, poco importa. Quello che conta è invece far splendere i ‘colori dell’anima’.

“Qualcuno potrebbe chiedersi perché ospitare opere d’arte in un luogo di cura. Innanzitutto – spiega il Presidente della Provincia Emilio Sabattini – perché l’ospedale sia in grado di trasmettere calore, di mettere a proprio agio le persone. Nel caso specifico, poi, c’è una ragione in più: la solidarietà, il sostegno all’opera dei volontari di Medici senza frontiere”.

La mostra è stata resa possibile grazie alla sensibilità dell’artista, che ha messo a disposizione le sue preziose opere, e a Coop Service, Servizi Italia e AS Investimenti per il loro importante supporto. Per l’occasione è stato stampato un catalogo che potrà essere ritirato in Ospedale durante tutto il periodo dell’esposizione delle opere.

Le opere potranno essere acquistate contattando VolontariArte al tel 335-7944659 o via mail allìindirizzo l.bagnoli@ospedalesassuolo.it

Franco Faggioli, la natura rinasce nel cuore a cura del critico d’arte G. Santi

Franco Faggioli sembra non indulgere ai richiami ed alle sollecitazioni di un mondo in drammatica trasformazione. La sua è una pittura che solo in apparenza resta fedele ai canoni di un linguaggio classico. In verità la sua trama misteriosa, l’articolato ed avvincente dispiegarsi di armonie tonali, l’attenzione per le forme che si materializzano prima nella nostra coscienza che ai nostri occhi, sembrano conferire una nuova dimensione alle inquietudini e alle ansie di un mondo che cambia dentro e attorno a noi. Faggioli, consapevole del debito che l’uomo ha verso la natura, ne celebra una rinnovata scoperta, ne esalta un nuovo felice incontro. Attraverso una tecnica che è figlia della grande tradizione toscana, di un’operosa, umile e composta religiosità stilistica, indaga le tensioni ed i drammi dello spazio, le forme del vento, il tremulo agitarsi dei fiori, le stratificate forme del paesaggio storico. La sua pittura è simile ad una finestra che si apre su un mondo ancora possibile, che vorremmo fatto di umanità, dolcezza, poesia e amore. Un sogno ed un ammonimento insieme che si insinua nelle nostre coscienze e che ci invita a una riflessione profonda.

Franco Faggioli vive e lavora a Ginestra Fiorentina. Ama dire di sé: “Mi han detto che son nato a Botinaccio, piccola frazione del comune di Montespertoli il 12 marzo del 1946. Fin da piccolo sono sempre stato attratto dai colori e dal disegno. A quattordici anni entrai in ceramica per imparare a fare il decoratore. A diciotto lasciai la ceramica per frequentare l’Istituto d’Arte. Mi sono interessato tutta la vita di colori”.