Il Consiglio comunale, nella seduta serale di martedì 13 settembre, ha respinto, con il voto contrario del Sindaco, del consigliere Anselmi, della Lega nord, del gruppo misto e del PDL, ed i voti favorevoli del PD, dell’IDV e del Consigliere Cerverizzo, l’Ordine del Giorno presentato dal gruppo consiliare PD con il quale si chiedeva la sospensione della realizzazione del nuovo edificio nell’area dell’ex Fratti in attesa della conclusione della causa legale avanzata da un gruppo di residenti e ancora in corso.
Il Consigliere del PD Antonio Caselli, illustrando il documento, ha spiegato che l’Ordine del giorno presentato nasce dalla modifica di quello presentato nella seduta del 2 agosto 2011, non discusso a seguito della mancanza del numero legale e con il quale si chiedeva al Consiglio di esprimersi in merito alla sospensione della demolizione dello stabile.
“Visto che il 26 agosto scorso sono iniziati i lavori di demolizione dello stabile esistente – ha affermato l’esponente del gruppo PD – oggi, con questo Ordine del Giorno, chiediamo non più che sia sospesa una demolizione già avvenuta ma che il Sindaco non proceda all’edificazione del nuovo edificio, in attesa che il TAR si esprima sul ricordo presentato. Se la causa fosse vinta dai cittadini l’amministrazione andrebbe incontro anche ad un grave danno economico”.
Posizione condivisa, in merito agli eventuali danni per l’amministrazione, dal Consigliere PD Sonia Pistoni: “Abbiamo contestato la decisione dell’amministrazione di cambiare la destinazione di quell’area, prevedendo un centro pasti al posto di una scuola. La demolizione è avvenuta a carico della ditta che dovrà costruire. Ciò significa che se i cittadini vinceranno, l’Amministrazione dovrà tornare sui suoi passi e quindi la ditta si rifarà sul Comune. Non capiamo perché il Comune continui su questa posizione, senza aspettare la risposta del TAR”.
Il Consigliere del PDL Francesco Battani, si dichiara “stupito della richiesta di stop alla demolizione di un edificio fatiscente fonte di degrado e di insicurezza pubblica e che, come tale, andava comunque abbattuto. Sorge il dubbio che questi ordini del giorno siano stati presentati solo per fare polemica politica”.
Il Consigliere del PDL Massimo Benedetti, sostiene la posizione dell’Amministrazione e ribadisce che “il danno ci sarebbe in caso di interruzione dei lavori ed in relazione a quanto concordato con la ditta aggiudicatrice. La prosecuzione dei lavori è la cosa più giusta da fare”.
Il Capogruppo del PD Susanna Bonettini contesta all’amministrazione per “l’essersi sottratta al confronto, nelle precedenti sedute del Consiglio, ritenendo ‘scellerata’ ma chiara la decisione della giunta di procedere con i lavori, assumendosi una ‘responsabilità imbarazzante’. Chi risarcirà i costi derivanti da una eventuale sentenza del Tar contraria alle scelte della Giunta? I consiglieri che bocceranno l’ODG, sono pronti ad assumersi una tale responsabilità senza sapere gli effetti che l’eventuale fermo dei lavori potrebbe comportare?
Il Consigliere del PDL Biagio Santomauro ribadisce la necessità di demolire l’edificio e afferma che la questione “è stata politicizzata e accompagnata da un allarmismo ingiustificato, funzionale solo ad una battaglia personale e politica di un piccolo gruppo di pesone”.
Il Consigliere del PD Carla Ghirardini, richiamando le dichiarazioni dell’Assesore Orienti, sottolinea come “nel caso in cui l’amministrazione decidesse di fermare i lavori in attesa della sentenza del Tar, non sarebbe prevista nessuna penale a suo carico. Chiedo quindi all’amministrazione una assunzione di responsabilità in tal senso”.
Il Consigliere del PD Sandro Morini si dichiara “‘schifato’ dal livello del dibattito politico portato avanti sulla questione a suon di denunce. La discussione dovrebbe essere mantenuta su altri piani. L’amministrazione si assuma la responsabilità di andare dai cittadini di Braida a spiegare la propria posizione”.
In replica all’opposizione, e in conclusione al dibattito, il Sindaco Luca Caselli ha affermato di assumersi “la responsabilità politica e amministrativa della decisione di realizzare, in quell’area, il centro pasti, una struttura necessaria per garantire i pasti agli alunni di 18 scuole cittadine per i prossimi 20 anni. E’ l’opposizione che si deve assumere la responsabilità politica di osteggiare questa struttura così importante. La protesta politica non paga”.
Giudica strumentali e demagogiche le parole del Sindaco, il Consigliere del PD Maria Savigni: “Il PD aveva indicato altri posti in cui costruire la struttura ma la giunta non ha voluto accettare quelle proposte. Il consiglio deve riflettere se procedere o meno in vista della sentenza del tar del 21 dicembre”.
Al termine della discussione l’Ordine del giorno è stato votato e respinto con i si di 14 esponenti di maggioranza e il no di 11 esponenti di minoranza.