Armato di cutter, entrava nei negozi all’orario di chiusura per assicurarsi incassi più cospicui. Agiva quando non vi erano più clienti prendendo di mira solo esercizi commerciali con commesse donne. Le minacciava puntando l’arma alla gola o ai fianchi poi le costringeva a chiudersi per alcuni minuti dentro lo sgabuzzino per avere il tempo di guadagnare la fuga a piedi e si dileguava con l’incasso. Così operava un rapinatore seriale arrestato dalla polizia che gli contesta dieci colpi in altrettanti negozi nel centro città per un bottino complessivo di 5mila euro. E.P:, 39 anni, originario di Modena e residente temporaneamente nel capoluogo emiliano ha ammesso di fronte agli investigatori di aver agito per potersi procurare la droga di cui era un abituale assuntore. Era tornato sotto le Due Torri da circa tre mesi dopo aver trascorso un anno in Sud America dove vivono i genitori. I colpi venivano messi a segno con una cadenza costante anche ogni tre giorni. Dal 26 aprile scorso all’11 giugno gli investigatori della squadra mobile addebitano all’arrestato dieci rapine.
Nel corso dell’ultima rapina, quella dell’undici giugno scorso in un negozio di abbigliamento per bambini di via Castiglione, il 39enne ha commesso un errore che ne ha consentito l’identificazione. E’ passato per due volte sotto piazzia della Mercanzia ed è stato così ripreso dalle telecamere. Gli agenti hanno notato che prima di fare il colpo indossava il cappellino per mascherare un taglio di capelli piuttosto singolare. Tre giorni dopo, il 15 giugno, è stato fermato in via Rizzoli prima di commettere l’ennesima rapina. Teneva in tasca dei pantaloni il cutter usato per i precedenti colpi.
Anche nella casa dove abitava sono stati rinvenuti dei capi di abbigliamento indossati durante le rapine. Il fermo per rapina aggravata dall’uso dell’arma e per possesso di strumenti atti ad offendere è stato convalidato dal Gip che ha disposto nei confronti del 39enne anche un’ordinanza di custodia in carcere.