“Dopo i risultati delle recenti elezioni Amministrative a Napoli e Milano, non ci voleva molto ad immaginare che anche a Modena il partito democratico – reduce da una sonora batosta – sarebbe finito prigioniero politico dei vendoliani (per il momento). Sono appena trascorse poche settimane ed ecco arrivare sul tavolo di Pighi e compagnia il salatissimo conto: al prossimo giro, candidato alle primarie e/o assessorati pesanti. Non c’è che dire, il boomerang lanciato due anni fa dal “Partitone delle Meraviglie” per colpire IDV e Sinistra estrema, con l’intento di accattivarsi le simpatie dell’elettorato moderato, ha fatto ritorno alla base, ammaccando la fronte di improvvidi lanciatori ed infrangendone i sogni di gloria (politica)”. Ad affermarlo in una nota il Consigliere Regionale del PDL Enrico Aimi.
“Una mossa, quella di SEL, che coglie certamente di sorpresa l’ala riformatrice ed ex margheritina del PD, già peraltro sotto terapia con “maloox” in conseguenza delle gastriti politiche provocate dalla subalternità sui temi etici e sensibili che vedono primeggiare in quella compagine le posizioni di coloro che vagheggiano la creazione di un grande partito radicale di massa: biotestamento, unioni omosessuali, eutanasia, immigrazione senza regole e ancora più esasperata, sono questi i prossimi biglietti da visita di un centrosinistra destinato, come un pokemon al contrario, ad una involuzione genetica che lo riporterà ad essere una sinistra-centro. Singolare, che a tre anni dalle prossime elezioni per il sindaco, ci si appresti, anzitempo, ad una spartizione di incarichi e poltrone con la sicumera e la tronfiaggine tipiche di chi al circolo della caccia commercia la pelle dell’orso senza averlo catturato. Forse le cose non vanno benissimo nel PDL – ha concluso Aimi – ma certo la sinistra-centro non perde tempo per farle andare peggio”.