Il 18 aprile prossimo, avrà inizio la seconda fase della revisione del POIC, il maggiore strumento di programmazione della rete commerciale. È nostra intenzione affermare che l’offerta distributiva del territorio modenese risulta adeguata e qualificata sia dal punto di vista tipologico che dimensionale. Per questo motivo ribadiamo la necessità del blocco a nuove previsioni di insediamento di grandi strutture di vendita sia alimentari che extra alimentari, mentre la priorità va data alla riqualificazione della rete commerciale esistente. Questa affermazione, deriva dal fatto che respingiamo le opinioni che valutano una carenza di offerta tale, da produrre evasione di consumi verso altre province. Tali teorie non sono suffragate da nessuna analisi né tanto meno da ricerche recenti, quindi attendibili. La crisi economica che si è abbattuta sulla nostra provincia ha invece determinato negli ultimi anni un calo dei consumi che rende già ridondante la previsione di nuove strutture inserite nel POIC del 2006 ed in larga parte non realizzate.

Per queste ragioni respingendo in modo netto ogni tipo di previsione volta all’insediamento di nuove grandi superfici anche di tipologia extralimentare, siamo fermi a ribadire che l’assetto di questo settore è già adeguato alle potenzialità di consumo che oggi e verosimilmente nel prossimo futuro riuscirà a sostenere il nostro territorio. Così come riteniamo che l’evoluzione del settore alimentare debba essere essenzialmente il risultato di un percorso di razionalizzazione, ammodernamento e innovazione della rete, processo che trova il nostro sostegno. Consideriamo inoltre che la rete delle medie strutture alimentari sia già sufficientemente moderna ed evoluta. Quindi anche alla luce del calo dei consumi, che come noto penalizza soprattutto quelli alimentari, riteniamo che il dimensionamento di tali strutture debba essere riconfermato all’interno di un limite dimensionale di 1500 metri quadrati.

Ci dichiariamo quindi fortemente perplessi circa il fatto che la Provincia voglia delegare una parte della programmazione ai comuni, affidando alla loro autonoma scelta la possibilità di pianificare insediamenti di strutture alimentari ed extralimentari, finora riconosciute di competenza provinciale per il loro impatto. Tale metodologia ha funzionato nei precedenti POIC in modo virtuoso perché ha consentito di soddisfare ampiamente le esigenze del commercio di vicinato e di garantire un equilibrio generale della rete.

Considerando infine quanto contenuto nei criteri già approvati dalla Provincia di Modena da cui emerge chiara la visione di una rete distributiva equilibrata, invitiamo lo stesso ente provinciale a perseguire un percorso tendente al ridisegno urbanistico-commerciale rispondente alle reali esigenze del territorio in un ottica del mantenimento dell’equilibrio della rete distributiva esistente.