Il rinnovo del CDA di Hera, dopo tanto rumore sui giri di poltrone che mantengono sempre lo stesso colore, sarà il tavolo di prova. Certamente i curricula pubblici saranno un gesto di trasparenza, ma credo anche sia arrivato il momento di “pescare” fuori dalla solita rosa di nomi: c’è una società civile, della quale fa parte anche il centrodestra, fatta da ottimi professionisti, da persone competenti, adatti a ricoprire ruoli di prestigio. Spero non si voglia ripetere l’esperienza fatta con il consiglio d’indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, nel quale le nomine sono state in una sola direzione. Proprio per la dimensione, e il ruolo centrale nella vita di tutti i cittadini, che ha una multi utility come Hera, a maggior ragione si ritiene necessario che le nomine abbiano poco di politico, e molto di tecnico. C’è molto di più che ex eletti del PD,ex presidenti di cooperative, ex dipendenti omunali e chi più ne ha più ne metta. Speriamo che la politica ne tenga conto.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)