Il Consiglio provinciale, nell’ordine del giorno approvato ieri all’unanimità, chiede al Governo e al Parlamento “di farsi promotori in Europa di un’iniziativa per la liberazione immediata dei detenuti politici e di tutti gli avvocati per i diritti umani che si trovano in stato di arresto”. In particolare, il documento chiede la liberazione di Nasrin Sotoudeh e garanzie tramite l’ambasciata iraniana in Italia per il rientro in patria di Shirin Ebadi prima donna musulmana insignita del Premio Nobel, che proprio a novembre, ospite a palazzo Malvezzi, aveva raccontato delle tremende persecuzioni subite e della sua esperienza di esilio forzato.

“Le misure repressive del regime iraniano – sottolinea il documento – sono la prova della crescente intenzione delle autorità di impedire agli iraniani, in particolare a coloro che sono perseguitati per aver esercitato pacificamente il loro diritto alla libertà di espressione, di poter avere un’assistenza legale di qualità”.

L’odg in particolare evidenzia la situazione dell’avvocatessa Nasrin Sotoudeh impegnata nella difesa, tra gli altri, di Shirin Ebadi e dei minori condannati alla pena di morte. La donna, arrestata il 4 settembre 2010 con l’accusa di propaganda contro lo Stato e collusione e associazione finalizzate ad attentare alla sicurezza nazionale, fin dal suo arresto è rimasta in isolamento e il 9 gennaio scorso è stata condannata a 11 anni di carcere. Nasrin Sotoudeh – precisa il documento – non è che l’ultima di un numero elevato di avvocati, soprattutto donne, arrestati e rinchiusi in prigione dopo le elezioni presidenziali del giugno 2009.

In Aula, dopo la presentazione di Daniela Vannini-Pd, prima firmataria dell’odg, è intervenuta Gabriella Montera, assessore alle Pari opportunità, per ribadire l’importanza di mantenere viva l’attenzione delle istituzioni sul grave fenomeno di oppressione nei confronti delle donne da parte del regime iraniano. “Attraverso l’arresto di Nasrin Sotoudeh – ha sottolineato l’assessore – si colpiscono tutti i difensori dei diritti umani e civili e si persegue con pervicacia l’oppressione verso le donne da parte del regime iraniano. Quelle donne che non rinunciano alla battaglia per l’affermazione dei diritti e delle libertà delle donne in Iran e nel mondo”.

L’ordine del giorno presentato ieri con richiesta di urgenza è stato sottoscritto da Pd, Fds, Idv e Pagnetti-Gruppo Misto.