Come ogni anno il Comune di Bologna accoglie l’invito del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio, proponendo per la prima volta una serie di iniziative a tema comune: L’eredità dell’Europa e del Vicino Oriente nei musei di Bologna.

La ricchezza e l’articolazione delle collezioni dei musei di Bologna documentano infatti i profondi legami storici, artistici, culturali e politici che uniscono la città non solo all’Euro-pa ma anche al Vicino Oriente, e le proposte formulate dall’Istituzione Musei Civici ne evidenzieranno le caratteristiche più affascinanti: Francia, Egitto, mondo arabo e l’intero Mediterraneo saranno al centro di insolite iniziative.

Si inizia sabato 25 settembre, alle ore 10.30, con una visita guidata a Villa Aldini sul tema Un “Olimpo” per Napoleone: Antonella Mampieri e Daniela Sinigalliesi presente-ranno ai visitatori la più significativa villa neoclassica presente in città, con riferimenti agli artisti e ai committenti dell’epoca in cui è stata eseguita; particolare attenzione sarà ri-volta alle decorazioni del frontone con le divinità dell’Olimpo, opera dello scultore Giaco-mo De Maria (1762-1838).

La cultura araba come punto di partenza della musica colta occidentale è invece al centro della lezione-concerto dal titolo Il liuto dall’ud arabo al mandolino con Fabio Tricomi (sabato 25 settembre, ore 16, Museo della Musica): un viaggio temporale che ci por-terà a seguire il liuto in tutte le sue evoluzioni, fino ad arrivare al suo degno successore, il mandolino.

Domenica 26 settembre, invece, doppio appuntamento alle ore 11: al Museo del Ri-sorgimento la visita guidata Fare l’Italia, guardare all’Europa ricostruirà le vicende del Risorgimento italiano riconducendole al contesto internazionale e mettendo in luce l’evoluzione del rapporto tra la nostra nazione e le altre nazioni europee nel corso del XIX sec.; al Museo Medievale la mostra Mémoires d’Égypte… da un album fotografico del 1895. Foto di Beato, Bonfils, Lekegian, Reiser (aperta fino al 7 novembre 2010) sarà il pretesto per una conferenza sul tema Il fotografo dei faraoni, dedicata all’italia-no Antonio Beato, che svolse la sua attività a Luxor dal 1860 al 1905.

Le mostre

Museo Civico Medievale: Mémoires d’Égypte … da un album fotografico del 1895. Foto di Beato, Bonfils, Lekegian, Reiser (fino al 7 novembre 2010)

La mostra, curata da Antonio Ferri e Claudio Busi, è stata realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Bolognamondo.

In esposizione 50 gigantografie di originali realizzati alla fine del XIX secolo dai più noti fotografi che hanno operato in Egitto. Particolarmente importante il nucleo di fotografie “archeologiche” dell’italiano Antonio Beato, noto in tutto il mondo come “il fotografo dei faraoni”, che svolse la sua attività a Luxor dal 1860 al 1905.

Le foto sono state tratte da un Album rilegato da Vittorio De Toldo di Venezia, e realizza-to con grande cura e attenzione, nella scelta delle immagini, da nobili italiani (dei quali purtroppo non si conosce il nome), che parteciparono nel 1895 ad un Grand Tour.

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini: Illustrando una fiaba (25 settembre-31 ottobre 2010)

In esposizione 30 disegni originali di Maureen Lister, realizzati per illustrare la pubblica-zione di Rita Novella Nanni, “Una fiaba mi guida al museo”, percorso guidato all’interno del museo destinato ai bambini e alle loro famiglie. Una parte di queste illustrazioni rap-presenta episodi della fiaba dei “Tre porcellini”, utilizzata come punto di partenza per la narrazione, altre mostrano ai bambini in che modo venivano utilizzati in passato alcuni oggetti presenti in museo.

In mostra sono presenti anche diverse versioni di una stessa tavola, in modo da rendere evidente al visitatore il percorso creativo compiuto dell’artista, alimentato dallo stretto confronto con l’autrice dei testi. Con uno stile fresco e particolarmente attento alla narra-zione, Maureen Lister suggerisce ai bambini e agli adulti un nuovo modo per guardare agli oggetti ed ai gesti del passato.

Gli eventi

sabato 25 settembre

ore 10.30: Villa Aldini: Un “Olimpo” per Napoleone

Una visita guidata – condotta da Antonella Mampieri e Daniela Sinigalliesi – alla più signi-ficativa villa neoclassica presente a Bologna, con riferimenti agli artisti e ai committenti dell’epoca in cui è stata eseguita.

ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale: La magia dell’acqua (laboratorio didatti-co)

L’acqua è una sostanza “speciale” dalle proprietà chimiche e fisiche uniche, grazie alle quali la vita sulla Terra ha potuto svilupparsi.

Il laboratorio propone di approfondire la conoscenza di questa sostanza integrando l’ap-proccio scientifico con una serie di affascinanti esperimenti. I ragazzi, trasformandosi in piccoli scienziati, assisteranno ad alcuni esperimenti spettacolari e verranno coinvolti nel-l’attività svolgendo semplici prove e verifiche anche allo scopo di giungere ad un uso con-sapevole e razionale di questa risorsa fondamentale.

ore 16: Museo Internazionale e Biblioteca della Musica: Il liuto dall’ud arabo al man-dolino

Lezione concerto con Fabio Tricomi (liuto, mandolino)

L’incontro con la cultura araba è stato il punto di partenza della musica colta occidentale: il liuto portato in Sicilia e in Spagna alla fine dell’alto Medioevo, diventa il principe degli strumenti musicali. Un viaggio temporale che ci porta a seguire il liuto in tutte le sue evo-luzioni, fino ad arrivare al suo degno successore: il mandolino. (prenotazione consigliata allo 051 2757711 oppure museomusicabolo-gna@comune.bologna.it)

ore 16: Museo Civico Archeologico: È in arrivo un bastimento carico di… oggetti ar-rivati da lontano nella Bologna etrusca

Percorso didattico per ragazzi dagli 8 agli 11 anni.

I ragazzi saranno accompagnati alla scoperta degli oggetti giunti da lontano nella Bolo-gna etrusca e poi coinvolti in un gioco che permetterà loro di ricostruire le rotte e i per-corsi tra Europa e Mediterraneo. Con Laura Bentini.

(prenotazione obbligatoria dal martedì precedente l’appuntamento allo 051 2757244, martedì e venerdì ore 9-12.30)

domenica 26 settembre

ore 11: Museo Civico del Risorgimento: Fare l’Italia, guardare all’Europa. Le colle-zioni del Museo del Risorgimento in una prospettiva comparata

Attraverso l’analisi di alcuni oggetti e documenti esposti in museo, le vicende del Risor-gimento italiano vengono ricondotte al contesto internazionale mettendo in luce, al tem-po stesso, l’evoluzione del rapporto tra la nostra nazione e le altre nazioni europee nel corso del XIX sec.

ore 11: Museo Civico Medievale: Il fotografo dei faraoni

La conferenza è realizzata in occasione della mostra “Mémoires d’Égypte… da un album fotografico del 1895. Foto di Beato, Bonfils, Lekegian, Reiser”. In esposizione 50 giganto-grafie di originali realizzati alla fine del XIX secolo dai più noti fotografi che hanno opera-to in Egitto.

ore 16: Museo Civico Archeologico: Bologna fra Mediterraneo ed Europa

Una visita guidata attraverso gli oggetti della Sezione Etrusca del museo, alla scoperta dei vasti contatti che Felsina intratteneva sia con le popolazioni del Nord Europa che con i più lontani territori del Vicino Oriente. Con Marinella Marchesi.

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale: Sul filo dell’acqua. Il viaggio del velo di seta da Bologna all’Europa (visita guidata)

Fin dal XII secolo Bologna si dotò di un complesso sistema idraulico artificiale composto da chiuse, canali e chiaviche che distribuivano a rete l’acqua, prevalentemente utilizzata come fonte di energia per il funzionamento di numerosi opifici.

Tra tutte spicca il mulino da seta “alla bolognese”, di cui in museo è presente un modello in scala 1:2 funzionante, utilizzato per la torcitura del filo di seta col quale si poteva otte-nere il velo, prodotto che rese celebre Bologna per oltre quattro secoli, ampiamente commercializzato in tutta Europa e spesso riprodotto nell’iconografia occidentale. L’ab-bondanza della risorsa idrica, unita all’alta tecnologia raggiunta dai mulini da seta, permi-se così ad una città, non dotata di significativi corsi d’acqua naturali, né di uno sbocco sul mare, di recitare un ruolo da protagonista nel panorama della proto-industria europea e del grande commercio internazionale fino alla fine del XVIII secolo.