Un raccordo a compressione in polipropilene che consente la giunzione rapida dei tubi flessibili eliminando la tradizionale fascetta stringitubo. Con questa innovazione la Bucchi srl di Lugo si è aggiudicata il Premio IPR (Intellectual Property Right), il contributo in denaro messo in palio dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, in collaborazione con Innovami, per sostenere gli “inventori” disposti ad avviare procedure di brevettazione.

Fondata quasi trent’anni fa e da sempre attiva nel business della “raccorderia”, Bucchi ha trovato nella brevettazione la risposta all’esigenza di mantenersi competitivi soprattutto sui mercati internazionali, a cominciare da quei Paesi emergenti – Cina, India, Turchia, Brasile – dove a una crescita del Pil a doppia cifra si accompagna una spinta costante nella direzione dell’innovazione di processo e di prodotto. Vari i settori di potenziale applicazione di BD Fast – questo il nome dell’innovativo raccordo – dalle piscine all’industria chimica, dal giardinaggio alla nautica, fino all’industria farmaceutica. Altrettante le “versioni”, ognuna delle quali coperta da brevetto europeo o internazionale.

“Il Premio IPR – osserva il fondatore e attuale timoniere dell’azienda, Domenico Bucchi – rappresenta un incentivo importante, considerando che i costi della brevettazione sono molto elevati, specialmente quando ci si orienta sulla brevettazione europea e internazionale”. Partita a giugno, la nuova edizione del Premio mette in palio 82mila euro, complessivamente, mentre il valore dei singoli contributi spazia dai 2 ai 10mila euro, a seconda dei risultati conseguiti. Tra le novità rispetto alla passata edizione del Premio, il valore dei singoli contributi, la cui misura massima sale a 10mila euro, mentre da quest’anno possono partecipare anche le imprese parte di grandi gruppi, a condizione che il fatturato della singola unità produttiva non superi i 50 milioni di euro.

Resta invariata, invece, la forte vocazione territoriale del Premio, riservato alle imprese con sede nei 19 Comuni di riferimento della Fondazione: Bagnara di Romagna, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Casola Valsenio, Castelbolognese, Castel del Rio, Castel Guelfo, Castel San Pietro, Conselice, Dozza, Fontanelice, Imola, Lugo, Massalombarda, Medicina, Mordano, Riolo, Sant’Agata e Solarolo. Non cambia anche lo spirito dell’iniziativa, che mira a premiare le invenzioni “reali”, quali brevetti e modelli di utilità, escludendo invece dalla competizione forme varie di valorizzazione del patrimonio commerciale quali ad esempio i marchi. Ultima condizione per partecipare al Premio, oltre a fatturato, sede d’impresa e tipologia d’invenzione, la data avviamento della procedura di brevettazione, che deve essere posteriore al primo luglio 2008 (o in corso in tale data).

Aziende, enti di ricerca o privati interessati a partecipare, possono fare domanda entro il 30 settembre (info e modulistica disponibili su www.innovami.it). L’iniziativa è valida fino a esaurimento dello stanziamento. A parità di altre condizioni di merito, verrà inoltre privilegiato chi ha presentato la domanda per primo. Due, in sostanza, i criteri di merito per stabilire l’entità del contributo – in grado di coprire almeno il 50% delle spese da sostenere per perfezionare la procedura di brevettazione – ossia la collaborazione con università ed enti di ricerca e la tipologia e quantità di settori a cui l’“invenzione” è potenzialmente applicabile.