Sette misure cautelari sono state eseguite dalla Digos di Bologna nei confronti di altrettanti studenti di età compresa tra i 22 ed i 34 anni,  appartenenti a diversi collettivi, indagati per i tafferugli con la polizia scoppiati un anno fa durante la manifestazione non autorizzata nel capoluogo emiliano per contestare il ministro dell’Interno Roberto Maroni in città per partecipare ad un convegno sullo sport. Le misure, un arresto ai domiciliari e sei obblighi di firma, sono state disposte dal gip di Bologna Andrea Scarpa su richiesta del pm titolare dell’indagine Luca Tampieri. I sette indagati dovranno rispondere dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali in concorso e organizzazione di manifestazione pubblica non autorizzata.

I fatti risalgono al 28 settembre 2009 quando l’ateneo di Bologna organizzò il convegno dal titolo ‘Lo sport in tribuna, disciplina e gestione degli impianti sportivi’ al quale, appunto, partecipava anche il ministro Maroni. Alla manifestazione, alla quale parteciparono circa 400 persone, si unirono anche alcuni ultrà per contestare la tessera del tifoso. Alcuni manifestanti, durante il presidio dei centri sociali utilizzando materassini da spiaggia come scudi, tentarono di sfondare il cordone di sicurezza disposto tra via Cartolerie e via Santo Stefano. Scoppiarono così i disordini e quattro agenti della squadra mobile rimasero feriti a seguito del lancio di bottiglie, pile e fumogeni, torce e palloncini riempiti di vernice.