“Negli ultimi 5 anni ho presentato e discusso con l’assessore Peri plichi di interrogazioni sui gravi disservizi e sulle promesse non mantenute dalla Regione relativi alla ferrovia Bologna-Verona. Perché i sindaci di Mirandola e San Felice hanno deciso solo ora di prendere in mano carta e penna e scrivere alla Regione? Perché non hanno sostenuto la battaglia che da anni conduco a fianco dei pendolari e dei cittadini? Perché non si sono mai battuti per dire basta al costante aumento dei biglietti anche a fronte di un servizio disastroso? I sindaci PD non si sono accorti dei ritardi, delle soppressioni di interi coinvogli, del sovraffollamento delle carrozze che quasi quotidianamente i pendolari lamentano?”.
Lo ha affermato il Consigliere regionale del Popolo della Libertà Andrea Leoni, con all’attivo il maggior numero di interrogazioni presentate e discusse alla Regione Emilia Romagna relativamente ai disservizi delle linee ferroviarie regionali gestite da Fer, nel merito della lettera inviata alla Regione dai sindaci di Mirandola e San Felice sul Panaro, in provincia di Modena.
“Purtroppo oggi, l’interlocutore in Regione, ovvero l’assessore Peri, è colui che ha contribuito al grave stato in cui la linea si trova. Nemmeno i nuovi treni di cui l’assessore aveva ripetutamente annunciato l’introduzione, sono entrati in funzione. E così, oltre al danno, per i pendolari c’è anche la beffa del rincaro dei biglietti dal primo agosto. Chiedo all’assessore regionale Peri di farsi almeno interlocutore per l’ottenimento di adeguati sconti e agevolazioni per tutti i pendolari ed i titolari di abbonamento, che ogni giorno devono affrontare viaggi da incubo”.