Nei giorni scorsi il Cipe ha approvato il progetto definitivo della bretella autostradale Campogalliano Sassuolo. A questo è seguito, come era prevedibile, una lunga serie di dichiarazioni di soddisfazione da parte del mondo economico e di numerosi politici ed amministratori di entrambi gli schieramenti. Tutti in coro ad affermare che la bretella è indispensabile al territorio, che porterà sviluppo, che rilancerà la competitività delle imprese, che finalmente siamo collegati all’europa, ecc..

Nessuno però accenna mai al fatto che questa nuova autostrada è inutile, in quanto di fatto è un doppione della esistente Modena Sassuolo, ad essa parallela a distanza di pochi km, che già collega la rete autostradale al comprensorio ed è in grado di sopportare perfettamente i livelli di traffico attuali (e ancor di più quelli futuri, visto il ridimensionamento della produzione ceramica previsto nel comprensorio).

Nessuna parola sull’enorme impatto ambientale di questo progetto, che devasterà l’asta del Secchia e zone protette di grande valore naturalistico, attraversando anche il campo acquedottistico di Marzaglia che rifornisce la città di Modena.

Il nuovo scalo merci di Marzaglia in costruzione può infatti essere collegato alla rete stradale principale esistente anche senza la bretella autostradale, individuando soluzioni diverse aventi costi economici ed ambientali enormemente inferiori.

Realizzare la bretella significa spendere centinaia di milioni di Euro per costruire una inutile autostrada, che impatterà pesantemente sul territorio, con l’unico beneficio di far risparmiare pochissimi minuti ai camion, che spesso percorrono viaggi di centinaia di km.

L’equivalente di una sosta alla toilette in una stazione di servizio!

Ne vale davvero la pena? E’ questo che renderebbe più competitivo il comprensorio ceramico?

Sarebbe meglio essere seri ed ammettere che la bretella è utile solo a poter affermare con orgoglio campanilistico “abbiamo l’autostrada” e – soprattutto – a distribuire appalti per centinaia di milioni di euro. Continuando nel frattempo a lasciare irrisolti i veri problemi, nascondendoli dietro a questo devastante nastro di asfalto.

Noi invece riteniamo prioritario utilizzare queste risorse per dare centralità al trasporto ferroviario delle merci e delle persone, rivedere la logistica interna al comprensorio (coordinando gli spostamenti dei camion che spesso girano semivuoti), e investire nel risparmio energetico e nelle fonti rinnovabili (ad esempio, valutando la fattibilità di mettere in rete i tetti dei capannoni industriali, creandovi una “centrale fotovoltaica diffusa”).

In questo modo si otterrebbero vantaggi sull’occupazione, sull’ambiente e sulla competitività delle imprese certamente superiori rispetto alla realizzazione della bretella.

Siamo davvero sicuri che investire centinaia di milioni di Euro in una nuova ed inutile autostrada, per risparmiare alcuni minuti di tempo, sia la soluzione migliore ?

Circolo “Chico Mendes”(Formigine) e Circolo di Modena