“La crisi economica che ha così duramente colpito le nostre aziende ci impone di mettere in campo ogni sforzo per recuperare il terreno perduto. Ciò vale a maggior ragione per una grande organizzazione come Confcommercio/FAM che, attraverso l’operazione “In Ascolto, Diamo orecchio ai vostri pensieri per dare più voce ai vostri bisogni” vuole mettere ancora meglio sotto la lente di ingrandimento le piccole medie imprese del commercio ed artigianato della Città di Modena, per rispondere con più efficacia ai loro bisogni, interpretarne le tensioni, favorirne la crescita e mettere in campo, in una logica “dal basso”, azioni e progetti realmente aderenti alle necessità delle aziende”.
Sono queste le parole con cui Amedeo Faenza, Presidente Confcommercio Imprese per l’Italia zona di Modena, sintetizza il senso dell’operazione di ascolto, che, prima tappa la zona Musicisti, coinvolgerà complessivamente oltre 1000 imprese del commercio ed artigianato di servizio della città di Modena, alla quale verranno sottoposti due articolati questionari: uno generale, teso ad esaminare stato di salute e prospettive delle aziende, l’altro sul tema della sicurezza, che rappresenta ancora una delle principali preoccupazioni degli esercenti.
“Questa operazione di ascolto “porta a porta” nasce anche dalla consapevolezza – puntualizza Alberto Crepaldi – che il commercio ed artigianato di vicinato, nella nostra città, vada meglio valorizzato nella sua funzione di “infrastruttura economico-sociale” e dalla convinzione che il punto di vista di migliaia di piccole medie imprese del commercio ed artigianato debba pesare di più nelle politiche economiche e nelle scelte strategiche dell’Amministrazione Comunale”.
““In Ascolto” – afferma Faenza – vuole in sostanza mettere l’Associazione in condizione di conoscere meglio lo stato di salute delle piccole medie imprese modenesi, evidenziare gli aspetti di maggiore criticità delle aziende e del contesto nel quale sono inserite, così da poter mettere in campo risposte adeguate, anche attraverso le opportune sollecitazioni verso l’Amministrazione Comunale”.
“Si tratta in definitiva – precisa Crepaldi – di un modo per essere più vicino alle Pmi della nostra città, dare voce alle loro richieste, per contestualizzare il tema della sicurezza quartiere per quartiere, via per via e che non si esaurirà nella compilazione dei due questionari, ma proseguirà con incontri ed assemblee di quartiere, alla presenza anche degli Amministratori locali”.