Durante il processo di primo grado in Corte d’Assise, il pm Luca Tampieri, ha chiesto condanne da cinque e nove anni per i sei nord africani imputati del reato di associazione con finalita’ di terrorismo internazionale. I sei stranieri, cinque tunisini ed un marocchino, sono accusati di aver costituito un cellula terroristica di ispirazione jihadista volta ad arruolare ed addestrare combattenti da inviare in Iraq ed Afghanistan, attraverso l’ascolto di sermoni, la visione di filmati e lo studio di documenti. Una presunta cellula terroristica che, sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, non aveva in progetto di compiere attentati in Italia ma era comunque impegnata in attivita’ di proselitismo oltre ad inviare denaro per la causa della Jihad raccolto attraverso truffe alle assicurazioni di auto.
Nell’agosto del 2008 cinque dei 6 imputati furono arrestati tra Imola e Faenza. Il sesto presunto membro della cellula e’ stato arrestato il 19 maggio scorso mentre era a Tripoli in Libia. Lo straniero si era presentato al consolato chiedendo un lasciapassare per l’Italia ed aveva espresso al suo legale la volonta’ di essere interrogato nel processo.