I sindaci capidistretto di Reggio Emilia e l’assessore al bilancio della Provincia sono stati ricevuti oggi pomeriggio dal Prefetto, al quale avevano chiesto un incontro come Anci e Legautonomie, per illustrare le loro gravi preoccupazioni riguardo alla manovra chiedendo di trasmetterle a Roma.

Erano presenti, con la fascia tricolore, il sindaco del capoluogo Graziano Delrio, il sindaco di Correggio e portavoce Anci Marzio Iotti, il sindaco di Guastalla Giorgio Benaglia, il sindaco di Castelnovo Monti Gianluca Marconi, il sindaco di Scandiano Alessio Mammi, il sindaco di Sant’Ilario Marcello Moretti, in rappresentanza anche del sindaco di Montecchio, Paolo Colli. Per la Provincia di Reggio Emilia ha partecipato l’assessore al Bilancio e al Personale Antonietta Acerenza, per Legautonomie Cesare Beggi.

Il prefetto Antonella De Miro ha ascoltato le illustrazioni degli amministratori, che hanno sottolineato come la manovra comporti per il territorio di Reggio 40 milioni in meno in due anni di trasferimenti statali e 110 milioni in meno per gli investimenti, con gravi ripercussioni sui servizi pubblici rivolti ai cittadini e per il tessuto economico locale: “Saranno inesorabilmente i cittadini e le imprese a pagare per l’inevitabile ridimensionamento dei servizi a loro rivolti – sottolinea il documento di Legautonomie e Anci – che di fatto corrisponderà a un aumento delle tasse”.

“Dovendo operare i tagli sulla spesa incomprimibile – ha spiegato Delrio – si riverseranno inevitabilmente su ciò che è più utile ai cittadini, sulle scuole, sui servizi sociali”.

Il portavoce Iotti ha descritto l’insostenibilità dei nuovi tagli decisi dal governo, particolarmente incisivi per i comuni virtuosi: “I Comuni hanno sempre fatto la loro parte e lo hanno dimostrato rispettando il patto di stabilità. Adesso ci sarà materialmente impossibile far quadrare i conti. Le leve di entrata sono bloccate e l’unico modo sarebbe quello di aumentare drasticamente le tariffe mettendo le famiglie in condizione di dover rinunciare ai servizi.” Iotti ha sottolineato come tutto ciò influisca poi negativamente anche sull’economia, senza dare impulsi per la ripresa.

“Ci permettiamo di suggerire altri modi – ha continuato – per recuperare risorse, e uno è quello della lotta all’evasione”.

“E’ in gioco la sopravvivenza – ha affermato Beggi, portavoce Legautonomie – e non sono parole, è la realtà. I sindaci rischiano seriamente di dover rinunciare al loro compito di prossimità ai cittadini”. I sindaci hanno preannunciato altre iniziative di mobilitazione.