La quinta sezione civile della Cassazione ha confermato la maxi-multa di oltre 2 milioni di euro, inflitta al pilota di moto Loris Capirossi per evasione fiscale. La Suprema Corte ha infatti rigettato il ricorso del campione contro una sentenza della Commissione tributaria regionale di Bologna. Capirossi, dal 1994, ha trasferito la sua residenza a Montecarlo, ma gli erano stati contestati sia la fittizietà del trasferimento di residenza fiscale, sia una serie di illeciti tributari in materia di Iva e di imposte dirette tra il 1995 e il 1998. Per questo gli era stato notificato un avviso di accertamento per omessa dichiarazione in Italia di un reddito di lavoro autonomo per oltre 4 miliardi di vecchie lire, con una sanzione complessiva di circa 2 milioni di euro.

Sia i giudici tributari di Ravenna che quelli bolognesi avevano respinto i ricorsi del motociclista contro tale sanzione, confermata oggi dalla Suprema Corte con la sentenza n.12259. Capirossi è stato anche condannato a pagare le spese processuali per poco più di 25mila euro.