Il governo continua a non fare chiarezza sulla tutela dell’aceto balsamico IGP e dei suoi produttori modenesi. A sostenerlo è l’on. Ivano Miglioli che sulla vicenda ha presentato nel dicembre scorso un’interrogazione parlamentare alla quale il ministero ha dato risposta soltanto ora.

“Pur apprezzando il lavoro svolto dal ministero dell’Agricoltura e dagli enti interessati per il riconoscimento dell’IGP – spiega Miglioli – giudico la risposta del governo alla mia interrogazione non solo tardiva ma evasiva ed elusiva. Soprattutto perché il governo non ha spiegato quali misure intenda adottare di fronte alla scomparsa di un’ingente quantità di prodotto avvenuta nel novembre scorso, subito dopo il dissequestro amministrativo di oltre 300 mila bottiglie di aceto balsamico, sequestrate in precedenza dai carabinieri dei NAS”.

Dal luglio del 2009 l’aceto balsamico a marchio IGP (Indicazione geografica protetta) può essere prodotto solo nelle province di Modena e Reggio o in uno stabilimento certificato. Entro il mese scorso le aziende avrebbero dovuto smaltire le scorte prodotte prima del’entrata in vigore della nuova normativa.

Il parlamentare del Pd giudica comunque positivamente il progetto avviato dal governo per la registrazione dei prodotti DOP e IGP e per la loro tutela legale in campo internazionale, in particolare le procedure per la domanda di registrazione negli Stati Uniti di Balsamico di Modena IGP.