“Tutti hanno bisogno di HERA” Ecco lo slogan pubblicitario di HERA tanto veritiero quanto scandaloso. Basti guardare l’ultimo rendiconto di HERA: Ricavi per 4.204 milioni di euro con un +13,1% rispetto all’esercizio precedente, per non parlare dell’utile favoloso.

Se non altro, per energia elettrica e gas metano esiste la possibilità di scegliere il fornitore, ma per acqua e nettezza urbana non esiste scelta: Siamo stati obbligati ad avere un unico fornitore, alla faccia della concorrenza e del libero mercato.

Sembra che il pagamento in fattura relativo al “consumo di acqua” sia in realtà il costo del servizio dell’utilizzo delle tubature che arrivano agli utenti, quindi affermare che l’acqua non ha proprietario è certamente vero, ma il costo che gli utenti pagano è dato non dallo sfruttamento di una proprietà che rimane pubblica, ma dall’utilizzo di tubature che consentono di fatto la fruizione dell’acqua.

Per questo motivo la situazione sembra essere particolarmente odiosa, poiché le spese d’investimento sostenute da HERA, al posto degli enti o consorzi di gestione che in precedenza si occupavano di questo servizio, avrebbero dovuto, mettendo in comune le stesse opere per più territori, ridurre considerevolmente le tariffe: Cosa che invece sembra non essere di fatto realizzata.

Non parliamo poi degli aumenti delle tariffe: Subito dopo il passaggio di SAT (ceduta nel 2008) ad HERA le tariffe dell’acqua subirono un primo aumento di circa il 5%, mentre le tariffe attuali sono più care di circa il 10% se paragonate alle tariffe applicate da SAT nel 2008.

Passiamo alla nettezza urbana: Cassonetti stracolmi ovunque testimoniano un servizio di raccolta non efficiente; mentre la raccolta differenziata dovrebbe favorire una riduzione delle tariffe, cosa che nella pratica non accade.

Oltretutto, HERA sembra appaltare parecchi servivi ad altre aziende o cooperative! Quest’ultime, forse, dovendo fornire un servizio a prezzo basso, non hanno la possibilità di dare un servizio di qualità.

Sembra quindi comportarsi come una holding finanziaria che senza dare direttamente il servizio, guadagna da cedere il subappalto: EFFICACE QUANTO VERGOGNOSO!

Sarebbe quindi opportuno sapere che benefici ha portato alla città di Sassuolo la presenza nel consiglio di amministrazione di HERA di Ferruccio Giovanelli, nominato dalla giunta Pattuzzi nel Maggio 2008, ricordando che la remunerazione è di circa 75.000 euro annuali per partecipare ai circa 12 consigli annuali.

Le tariffe sono forse diminuite? La qualità dei servizi è forse migliorata? Si direbbe l’esatto contrario.

Per completare il quadro della situazione, l’amministratore delegato di HERA percepisce circa 350.000 euro, più del presidente degli Stati Uniti d’America, con responsabilità nemmeno paragonabili.

A questo punto invitiamo gli ex-amministratori comunali della giunta Pattuzzi, essendo stati gli artefici della cessione di SAT ad HERA, a fornire alla cittadinanza sassolese una esauriente spiegazione in merito.

Chiediamo inoltre all’attuale amministrazione di valutare la possibilità e la convenienza di ritornare quanto prima alla municipalizzata SAT.

Barozzi Paolo – Presidente del “Comitato Sassuolo”