Sabato 15 maggio 2010 alle 16.30 il centro storico di Boretto ospiterà, in Piazza San Marco, la grande iniziativa “Il Fiume e la Comunità. Progetti e figure tra il centro e la golena di Boretto”, mostra-evento durante la quale saranno esposti modelli e rappresentazioni delle proposte progettuali elaborate dagli studenti del Laboratorio di Progettazione architettonica IIB per una riconfigurazione dell’area golenale in prossimità del centro urbano del paese reggiano: una enclave unica, contenuta dall’argine, da dune di sabbia, dalla vasta distesa d’acqua del fiume Po e dagli ex capannoni industriali di età littoria.
Un comitato organizzatore di tutto rilievo quello che vede l’Amministrazione Comunale di Boretto collaborare con il Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Ambiente, del Territorio e Architettura e con Facoltà di Architettura dell’Università degli studi Parma, insieme all’Ordine degli Architetti di Reggio Emilia e Provincia e al Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, per un evento che non è solo una mostra, ma una riflessione di alto livello per condividere, tra Amministrazione, Professionisti, studenti e cittadini eventualità progettuali per uno dei più significativi angoli storico-ambientali e naturalistici di Boretto.
All’inaugurazione della mostra, che proseguirà fino al 30 maggio 2010, ad ingresso libero dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 16.00, seguirà in Municipio nella Sala Nizzoli alle ore 19 , la presentazione del volume “Il fiume e la comunità. Progetti e figure tra il centro storico e la golena di Boretto” che raccoglie le testimonianze e le progettazioni realizzate per l’evento.
“Si tratta di una iniziativa – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Boretto Giovanni Bia – che vede il nostro territorio al centro di studi e progetti elaborati con passione e dimostrazione di forte interesse ed attrazione verso Boretto . Ne nascono idee che , dopo aver esaminato la realtà esistente,si sforzano di proporre mille differenti declinazioni per gestire il nostro Ambiente , sempre rispettando l’ottimale simbiosi fra Uomo e Natura . Grazie a questa presentazione e alla mostra che seguirà, intendiamo gettare un seme nella cittadinanza, in un confronto che stimoli riflessioni ed emozioni dedicate al nostro abitato e al suo miglioramento”.
“Parlare dei luoghi fluviali – aggiunge il Sindaco Massimo Gazza – significa parlare della nostra storia, della nostra anima e della nostra memoria. In queste basi condivise credo si possano rintracciare le ragioni del lavoro di Chiara e dei suoi ragazzi, tra l’altro alcuni, con immenso orgoglio, anche borettesi. Infatti nei loro lavori, nelle loro ideazioni, spesso giustamente utopiche, mi pare di cogliere un concetto di architettura volto al futuro, o meglio un’architettura pensata per parlare dell’avvenire: un testimone del nostro tempo che diventa per le generazioni future un momento di memoria.
Gli artisti, al solito, tracciano una strada, a noi serve la capacità di comprenderli. L’auspicio è quello che il nostro Comune possa continuare a essere oggetto del lavoro di esplorazione e di creazione degli studenti della Facoltà di Architettura di Parma, a cui rivolgiamo il più sincero degli inviti e a cui garantiamo la più fattiva delle collaborazioni.
Un ringraziamento a tutti gli studiosi che hanno dato il loro contributo a questo volume, che rappresenta per noi una pietra miliare del fare cultura a Boretto. A noi le intelligenze piacciono”.