Il confronto di Confcommercio con gli assessori Regionali al Turismo e alla Cultura ha portato qualche buona idea. Non trovo banale, ma utile, ad esempio, la proposta di Massimo Mezzetti, assessore alla cultura, dell’info point presso gli autogrill in prossimità della città, un buon esempio di concretezza.

I numeri però dicono che fino ad oggi Modena è un vero caso fallimentare di gestione degli eventi culturali, che di fatto non hanno ricaduta alcuna sul territorio, in termini di presenze da fuori provincia, e di affari per l’indotto economico legato alla ricettività.

Per un evento positivo come presenze, come il Festival della filosofia, ce ne sono decine, in tutta la provincia pressoché ignoti, e che hanno impatto minimo, per non dire nullo sull’economia locale.

Per questo ritengo che occorrerebbe una gestione unificata e manageriale del turismo e della cultura: il 1° maggio erano aperti i musei, la Ghirlandina, come è stata promossa questa iniziativa? E poi, nella città del buon mangiare e del buon vivere, è possibile venire a far visita ad un monumento, e non poter acquistare il prodotti del territorio perché i negozi sono chiusi?

La vocazione turistica, è qualcosa da dimostrare nei fatti, nelle scelte amministrative e politiche: puntare sull’offerta culturale si può, ma merita una strategia, che gli attuali amministratori hanno abbondantemente dimostrato di non avere. I numeri lo dicono chiaramente.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)