Si deciderà nell’udienza di lunedì 24 maggio la citazione della Repubblica federale di Germania quale responsabile civile nel processo per la strage di Monchio, Costrignano e Susano compiuta dai nazisti della divisione “Herman Goering” il 18 marzo del 1944 con 140 vittime accertate nel modenese. Nell’udienza di lunedì 10 maggio al Tribunale militare di Verona, infatti, sono stati discussi i profili della richiesta avanzata dai familiari delle vittime.

La citazione è oggi resa possibile della decisione della Suprema corte di Cassazione che nel 2008, per l’eccidio nazifascista di Civitella (Arezzo), ha condannato anche lo Stato tedesco, oltre all’imputato Max Josef Milde. Il Tribunale si è comunque riservato la decisione per la prossima udienza.

Nel frattempo, con la promozione di Marco De Paolis alla guida della Procura militare di Roma, nell’udienza di lunedì 10 maggio sono subentrati nel suo ruolo nel processo i pubblici ministeri Luca Sergio e Marco Bruni.

La Provincia di Modena, rappresentata dall’avvocato Andrea Speranzoni, è una delle parti civili insieme a 89 familiari delle vittime, all’Anpi nazionale e modenese.

Gli imputati per il reato di concorso in omicidio plurimo pluriaggravato e continuato sono sette: Erich Koeppe, 90 anni, tenente dello Stato maggiore del III reparto della Goering; Hans Georg Karl Winkler, 87 anni, sottotenente, comandante della quarta compagnia; Fritz Olberg, 88 anni, sottotenente, comandante di plotone della terza compagnia; Wilhelm Karl Stark, 89 anni, sergente, comandante di squadra della terza compagnia; Ferdinand Osterhaus, 92 anni, sottotenente, comandante di plotone della quinta compagnia; Helmut Odenwald, 90 anni, capitano, comandante della decima batteria artiglieria contraerea; Günther Heinroth, 84 anni, soldato della terza compagnia. Gli imputati potrebbero diventare nove nelle prossime udienze quando verrà valutata la posizione dei due caporali Horst Günther Gabriel, 84 anni, e Alfred Lühmann, 85 anni.