Grande successo anche a Finale Emilia per i banchetti promossi dal comitato per l’acqua pubblica. In pochi giorni sono state raccolte quasi 400 firme di finalesi favorevoli a promuovere un referendum per liberare l’acqua dal mercato e dal profitto.
La Federazione della Sinistra di Finale Emilia, assieme ad altri movimenti, partecipa attivamente al comitato modenese per l’acqua pubblica e a sostegno di questa mobilitazione abbiamo presentato più di due mesi fa al Consiglio comunale la richiesta di modificare lo Statuto Comunale inserendo “il riconoscimento dell’acqua come diritto umano e bene pubblico comune, la cui gestione va garantito sia pubblica e priva di rilevanza economica”. Un’iniziativa promossa in tanti altri Comuni italiani e della Provincia di Modena, spesso approvata all’unanimità, per provare a scardinare le leggi volute dal governo Berlusconi che stabiliscono l’obbligatorietà della privatizzazione del servizio idrico.
Purtroppo registriamo con preoccupazione l’indisponibilità, e il sopruso, dell’amministrazione pd-udc-psi nel non voler discutere questa proposta, al punto che con atto autoritario e antidemocratico l’ordine del giorno, che legittimamente abbiamo presentato, è stato tolto dal Consiglio Comunale negando ogni possibilità di dibattito.
Quanto successo è gravissimo nel metodo e ancor più preoccupante nel merito, infatti il servizio idrico nel nostro territorio è oggi gestito da Sorgea Acqua, una società interamente pubblica controllata dai Comuni, e crediamo quindi che non avrebbero dovuto esserci problemi per il Comune nel condividere un documento che non fa altro che recepire e rafforzare questo tipo di scelta di gestione.
Tutto questo ci fa sorgere spontanee alcune domande:
quali sono oggi gli obiettivi industriali di Sorgea alla luce dei recenti cambi nell’assetto societario a seguito delle dimissioni del presidente di Sorgea Servizi Monari? In quali condizioni economiche e patrimoniali versa oggi Sorega?
Forse gli indirizzi del Comune stanno cambiando e propendono verso la privatizzazione di Sorgea, e con essa dell’acqua? Non ci stupiremmo, del resto sul tema privatizzazioni tra centrosinistra e centrodestra non esistono sostanziali differenze. Evidentemente dopo la privatizzazione di Hera e Aimag il Pd vuole ora privatizzare anche Sorgea, una delle poche società pubbliche per la gestione dell’acqua rimaste in Emilia Romagna.
Attendiamo risposte ufficiali, ma se così fosse ci mobiliteremo ulteriormente per sostenere le proposte di referendum e far capire al governo, ma anche ai nostri amministratori, che non siamo disponibili a privarci dell’acqua Bene Comune.
(Alberto Ferrari, Federazione della Sinistra di Finale Emilia)