“In questi giorni è accaduto un gravissimo fatto intimidatorio, dietro al quale molto probabilmente si nasconde la mano della criminalità organizzata. Un fatto da non sottovalutare, specialmente alla luce del secondo report della Direzione antimafia regionale, in cui si legge che usura ed estorsioni rappresentino condotte mafiose primarie, che fanno da apripista ad altri comportamenti mafiosi”.
Lo ha detto oggi in Consiglio comunale il sindaco Graziano Delrio nel corso di una comunicazione sull’attentato intimidatorio di via Caliceti.
“Anche nel caso, come emerso in questi giorni dalla stampa, che l’attentato sia ricollegabile a ‘un singolo fatto di usura’, riteniamo che questo sia un fatto da non sottovalutare, per le modalità, le proporzioni e l’orario in cui è avvenuto. Siamo stati informati dell’accaduto dalle forze dell’ordine immediatamente. Sono in contatto con il prefetto. Domani mattina vi sarà la riunione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, che ci consentirà di essere messi al corrente degli sviluppi di queste indagini, che noi riteniamo debbano anche stimolare la reazione della città. E stimolare soprattutto coloro che sono stati vittime, in particolare in questo periodo, di minacce, richieste di denaro ed estorsioni, e non hanno denunciato, affinché non sottovalutino l’importanza della denuncia per aiutare le indagini, per assicurare al più presto i responsabili di questi gravissimi fatti alle forze dell’ordine”.
“Da parte nostra – ha concluso Delrio – abbiamo garantito la più piena collaborazione, ma, ribadisco, invito tutti i cittadini che fossero venuti a contatto con questa realtà ad uscire da un’eventuale paura o difficoltà e a sporgere denuncia, approfittando dell’attività investigativa così intensa che carabinieri e polizia stanno svolgendo per stroncare sul nascere questo gravissimo fenomeno. Mi rendo disponibile, sia pure nei limiti del riserbo imposto dalle indagini in corso, a tenere informato il Consiglio comunale sull’argomento”.
Il Consiglio comunale ha poi votato all’unanimità un ordine del giorno in cui si legge: “Premesso che nei giorni scorsi due gravi episodi di criminalità hanno, purtroppo, riempito le cronache dei quotidiani reggiani; che detti fatti suscitano profondo allarme sociale e impongono alle istituzioni la massima attenzione, per quanto di competenza, al fine di arginare, reprimere e prevenire per il futuro il ripetersi di simili episodi”, il Consiglio comunale esprime “ferma condanna per l’attentato verificatosi nella sera di venerdì 7 maggio 2010 presso il quartiere Quinzio a Reggio Emilia; invita il sindaco a una costante consultazione delle altre istituzioni locali e preposte alla tutela dell’ordine pubblico onde garantire la massima sicurezza alla città e, perciò, a sostenere la Prefettura nell’impegno finalizzato a fare quanto prima chiarezza sull’evento, tenendo alto il livello di attenzione sul rischio di infiltrazioni criminali nel tessuto economico e sociale reggiano e a informare il Consiglio comunale sugli sviluppi in tal senso nonché sullo stato di avanzamento dell’Osservatorio sugli appalti”. Il documento impegna inoltre il sindaco e la Giunta “a verificare la possibilità per l’Amministrazione di contribuire al fondo antiestorsione istituito nell’ambito del Protocollo tra le Camere di commercio di Reggio Emilia, Caltanisetta, Crotone e Modena per la lotta contro ogni forma di criminalità; in caso sussistano gli estremi di contribuzione a tale fondo, a provvedere ad un impegno pluriennale, compatibilmente alle esigenze di Bilancio, per la compartecipazione economica”.