La Sezione reggiana del Cai organizza il 22 aprile una serata con il grandissimo alpinista gardenese Ivo Rabanser, che presenta la proiezione “La Parete che Chiama – 20 Anni di Montagna Vissuta”. Si tratta di un appuntamento con un personaggio di grande rilievo che per la prima volta presenterà una serata di diapositive in Emilia. Rabanser è uno dei più grandi alpinisti degli ultimi anni, autore di grandi imprese alpinistiche e redattore di importanti guide sulle sue montagne.
La serata di giovedì è senza dubbio uno degli appuntamenti reggiani più importanti degli ultimi anni per gli appassionati di alpinismo e montagna. La proiezione che Rabanser presenterà è un viaggio introspettivo nelle motivazioni dell’alpinismo. Un tema classico ma sempre più attuale. Un appuntamento da non perdere per conoscere un grande interprete dell’alpinismo, che ha saputo evolvere tecnicamente pur mantenendosi fedele ai principi classici. L’ingresso alla serata è libero.
A partire dai 15 anni Rabanser sale le grandi classiche delle Dolomiti, fra le quali la Via Vinatzer, la Via dell’ Ideale e Tempi moderni in Marmolada, la Via Cassin e la Via Carlesso alla Torre Trieste, la Via Aste e la Via Solleder alla Civetta, la Via Comici, la Via Cassin e la Via Hasse alla Tre Cime di Lavaredo, la Via Soldà e la Via Messner al Sassolungo, nonché le storiche vie di Vinatzer. A soli ventitrè anni, nel 1983, è ammesso nel Club Alpino Accademico Italiano; in seguito ha preso il brevetto di Guida Alpina. Con ritmo impressionante ha collezionato oltre 120 prime ascensioni nei vari gruppi dolomitici. Le vie di Rabanser e dei suoi compagni sono improntate ad una concezione classica, dove la linea logica della roccia resta l’elemento determinante. Al Sassolungo Rabanser ha dedicato una particolare attenzione: vi ha infatti aperto oltre 60 vie nuove. Fra le sue prime ascensioni spiccano tre capolavori di oltre 1000 metri sulla parete nord del Sassolungo: la Via Monumento, dedicata al nonno materno, VII grado, del 1992; la Via Tschucky, VI+, del 1997 e Linea Gotica, VII, del 2001. Dopo otto anni di serrata esplorazione è uscito il suo volume “Sassolungo” nella collana Guida dei Monti d’Italia e in collaborazione con Dante Colli “Sassolungo, le imprese e gli alpinisti”.