Sono accusati di aver ucciso il 6 aprile nelle campagne di Mirandola Aissa Nadiri, il marocchino di 25 anni che doveva fornire loro cocaina. I due giovani – un camionista di 27 anni e un operaio di 20 – sono stati arrestati ieri sera dalla polizia.
Già dalla settimana scorsa erano indagati dalla procura di Modena e avevano confermato di aver incontrato il clandestino magrebino quel giorno. Il corpo della vittima fu però ritrovato riverso in un fosso di via Malavicina solo la domenica successiva, l’11 aprile. Secondo gli inquirenti coordinati dal pm Claudia Ferretti, il delitto si sarebbe consumato nell’ambiente della droga per un regolamento di conti o a seguito di un tentativo di rapina.
Il pomeriggio del 6 aprile la fidanzata della vittima e un amico avevano seguito solo a distanza l’incontro tra Nadiri e i due rodigini nei campi tra Mirandola a Concordia sulla Secchia. Videro poi allontanarsi a grande velocità l’auto con cui i due erano giunti all’appuntamento. In seguito i familiari del marocchino fecero denuncia di scomparsa e cinque giorni dopo il corpo fu ritrovato senza vita in un fossato. La procura ritiene che il nordafricano sia stato ucciso con un bastone, che però non è mai stato ritrovato. I due sono accusati di omicidio premeditato aggravato.
Il questore di Modena Salvatore Margherito ha sottolineato la rapida soluzione del caso ringraziando la squadra Mobile e il commissariato di Mirandola per le indagini svolte.