Nilde Iotti “europeista convinta”, tra le più convinte sostenitrici dell’elezione diretta dei parlamentari europei che poi avvenne nel 1979, è stata ricordata questa mattina a Reggio Emilia, città nella quale nacque 90 anni fa e nella Sala del Tricolore che ne vide il primo debutto come donna politica eletta nel 1946 in consiglio comunale.

L’anniversario della nascita ha chiuso una prima fase di commemorazioni della presidente della Camera, iniziate con l’anniversario della morte, il 4 dicembre scorso, e che ora continuerà con gli approfondimenti della ricerca storica su questa figura di primo piano della politica italiana del XX secolo.

All’incontro ‘Nilde Iotti. Una donna italiana. Da Reggio Emilia all’Europa’ erano presenti il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, la presidente della Provincia Sonia Masini, la vice presidente Anpi provinciale Reggio Emilia Fiorella Ferrarini, Rossella Cantoni presidente Istituto Alcide Cervi e la storica Fiorenza Tarozzi, Mirco Carrattieri presidente di Istoreco.

Il centro della mattinata è stato dedicato all’approfondimento storico e politico con la relazione di Marzia Maccaferri, ricercatrice di Istoreco, dal titolo “Nilde Iotti e l’Europa: una ipotesi di ricerca” e l’intervento dell’Europarlamentare Debora Serracchiani. In sala, circondata dall’affetto delle amiche storiche di Nilde Iotti, la figlia Marisa Malagoli con i famigliari.

L’impegno di Nilde Iotti per l’Europa è uno degli aspetti meno indagati e meno documentati della sua carriera politica. Eppure la Iotti, come ha ricordato la storica Maccaferri, ha iniziato a occuparsi di Europa nel 1966 con un incarico del Comitato centrale suo partito, il Pci. Poi è stata parlamentare europeo dal 1969 al 1979 e, negli anni seguiti ai suoi mandati a Montecitorio, presidente della delegazione parlamentare italiana all’assemblea del Consiglio d’Europa, di cui diventò vicepresidente nel 1997 e membro della delegazione italiana all’assemblea dell’Unione europea Occidentale, nonché vicepresidente dell’assemblea della Conferenza sulla sicurezza e cooperazione in Europa.

La stessa Nilde Iotti si definì “europeista convinta” ed è rintracciabile nel suo percorso il filo conduttore dei temi della democrazia, del rispetto delle istituzioni elette e dell’emancipazione. Temi che in Europa vennero coniugati, ad esempio, con la sollecitazione al primato della politica e alla centralità delle istituzioni parlamentari, ad essere autorevoli sul piano internazionale per il disarmo e per la tutela dei diritti umanitari. Nel 1977, in un intervento al Parlamento europeo, Nilde Iotti affermò: “Questo mondo si muove ancora per blocchi contrapposti. Noi dobbiamo superarlo! E per questo dobbiamo puntare, nella nostra politica di collaborazione, a un’autonomia dell’Europa sempre più forte, perché questa è la sola strada per affermare pienamente, per continuare ad affermare sulla scena del mondo i valori della nostra civiltà”.

Questo stesso tema è stato raccolto come un testimone dall’europarlamentare del Pd, Debora Serracchiani. “E’ un grande onore esser qui oggi a ricordare Nilde Iotti nella Sala del Tricolore – ha esordito – e ha me tocca l’onore di dire come stanno le cose oggi. Essere nel Pci e pensare all’Europa non era affatto un passaggio scontato, ma un grandissimo segno di apertura mentale. L’onorevole Iotti aveva colto in pieno come l’Europa, pur essendo una grande potenza economica, non avesse ancora una unitarietà politica e ancora oggi è così. Obama che viene in Europa, anziché trovare un unico interlocutore di riferimento, parla con i diversi capi nazionali. Ma adesso, con il Trattato di Lisbona, che obbligherà tutti i paesi europei ad aderire alla Convenzione europea dei diritti umani, c’è la possibilità di avere un comune pacchetto politico di diritti fondamentali. Su questo dovremo spenderci di più come Italiani”.

La Serracchiani ha toccato anche altri temi attinenti l’impegno politico della Iotti: “La sua figura ci ripropone il valore dell’esempio. Non solo per il ruolo che ha rivestito, ma per i modi; la serietà, la coerenza, il rispetto delle istituzioni. Abbiamo anche ben chiaro come scindesse vita privata e vita pubblica. Oggi lo stravolgimento è totale, le parti sono invertite, e la vita privata dei politici sembra essere diventata un elemento nemmeno secondario dei modi dell’agire politico”.

Il ciclo di iniziative per studiare la figura di Nilde Iotti è stato organizzato da Istituto Alcide Cervi, Comune e Provincia di Reggio Emilia, Anpi provinciale di Reggio Emilia, Anpi Nazionale, Istituto Storico per la storia della Resistenza e della Società contemporanea di Reggio Emilia e Provincia (Istoreco), con il patrocinio della Camera dei deputati e della Regione Emilia-Romagna.