Era stata chiamata “La Notte del Razzo” la festa organizzata al Rifugio Le Streghe di Febbio a quota 1507 per assistere sul Cusna alla gara olimpica di Giuliano Razzoli. E “Notte del Razzo” è stata! Una notte d’oro! Circa 60 sportivi hanno assistito in quota al rifugio direttamente su maxi schermo all’indimenticabile oro olimpico del nostro campione cresciuto proprio sulle nevi di Febbio. Fu proprio Giuliano Razzoli lo scorso 5 dicembre ad inaugurare la stagione sciistica di Febbio 2009/10. Il sogno che si avvera. Il ragazzo del Cusna illumina la sua notte con una stella tutta d’oro. A Febbio è festa grande ed è un brindisi ed un coro dietro l’altro. Le bandiere che da settimane sono fuori dai balconi di tutto il comprensorio del Comune di Villa Minozzo ed a Febbio possono sventolare. I partecipanti alla “Notte del Razzo” festeggiano scendendo con le fiaccole lungo la pista mentre per festeggiare l’oro olimpico la società Vivi Febbio ha lasciato accesa tutta la notte l’illuminazione della pista di snobwobrd a quota 1500. Fantastico l’effetto luce: con il riflesso del candore della neve infatti la luce della pista che brillava sul Cusna era visibile fino da Villa Minozzo. “Una vittoria che ha messo i brividi e commosso molti, un Razzo che ha illuminato d’oro tutto il suo Appennino, l’Appennino Reggiano, da Febbio al Cerreto senza distinzioni. Tutti uniti con Razzo” commentano il presidente di Giovanni Cantù.
Trainati da Alessandro Meglioli, responsabile tecnico di Vivi Febbio e già maestro di sci a Sestola, erano tanti i sestolesi che sono andati in piazza ieri sera a Villa Minozzo a festeggiare. “Abbiamo rivissuto le emozioni olimpiche di Tomba è stato bellissimo” commenta Alessandro Meglioli.
“Ieri sera ero tra i 2000 montanari che davanti al maxi schermo di Villa-Minozzo hanno esultato per la medaglia d’oro di Giuliano Razzoli” – commenta il Consigliere regionale Fabio Filippi. “Con un a prova superba e sicura ‘Razzo’ un montanaro di Villa nostrano, tosto e determinato è riuscito a riscattare l’opaca prova della spedizione italiana alle olimpiadi invernali. All’amico Giuliano Razzoli vanno gli infiniti complimenti e la grande soddisfazione dei reggiani e dei montanari. Tutti ci auguriamo che questo importantissimo successo sia il primo dei tanti come Razzoli merita. E’ proprio il caso di dire: “ per fortuna che Razzo c’è””.