Con senso di responsabilità la direzione del Partito Democratico ha approvato la lista dei candidati alle regionali; questo non nasconde e non ha nascosto, anche nel dibattito, dissensi anche profondi. L’individuazione di pochi nomi per una lista ristretta porta inevitabilmente a tensioni alle quali si associano le tristi vicende bolognesi.
Ora però occorre reagire perchè il voto alle regionali, ed i riflessi sul voto a Bologna, hanno un profondo significato per la crescita del progetto del Partito democratico che tutti, solo due anni fa, abbiamo condiviso.
Con la responsabilità che mi deriva da capolista, chiedo una tregua fino al 29 marzo, dopo si aprirà una fase congressuale che permetterà a tutti di presentare le proprie ragioni e proposte. Conosco bene molti di coloro che hanno espresso forti critiche in queste ore, sono convinto ci siano tutte le condizioni per tenere vivo un dialogo che tenga conto dei valori e delle istanze che presentano.
Questo può essere considerato un appello ingenuo ma è sincero. Un partito ha un senso se tutti lo vivono come casa comune, solidale e io penso che a Bologna ci siano ancora tutte le condizioni per viverlo in questo modo.
(Maurizio Cevenini, capolista del PD)