Prosegue l’attività di approfondimento con le associate promossa da Legacoop Reggio Emilia sul tema della sicurezza sul lavoro. Dopo i cinque seminari già organizzati in materia di sicurezza, in particolare sulla Legge Delega 123 del 2007 al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia di “Prevenzione e sicurezza sul lavoro”, Legacoop ha organizzato ieri nella Sala Convegni della Cantina Albinea Canali un convegno sul Decreto Legislativo 106 del 2009 di modifica e integrazione al Testo Unico Sicurezza del 2008, frutto della delega governativa. Con la partecipazione del responsabile dell’Ufficio Ambiente e Sicurezza di Legacoop Reggio Emilia Marco Pecorari e di Valerio Lodesani di Studio Alfa, sono state analizzate le nuove modifiche e integrazioni che già oggi le aziende devono applicare.
“Questa continua serie di aggiornamenti rivolto alle cooperative – ha spiegato Pecorari – per Legacoop è fondamentale, perché l’affrontare i temi della sicurezza sul lavoro significa un lavoro continuo anche per le imprese e i propri responsabili – che deve superare la specializzazione per diventare parte integrante della quotidiana gestione aziendale, basata sul principio fondamentale della prevenzione. E’ una crescita culturale indispensabile, a cui Legacoop Reggio crede molto. E’ per questo che ci stiamo impegnando a fondo con iniziative di aggiornamento, sensibilizzazione e formazione..
“Le modifiche previste dal Decreto 106 – ha affermato Pecorari – si spera siano le ultime, in quanto è necessaria ‘certezza’ per affrontare seriamente il problema. Il Governo ha rivisto l’apparato sanzionatorio, recependo le istanze imprenditoriali, abbassando sia le sanzioni penali che amministrative con il riscontro di una maggiore proporzionalità tra reati e pene.” Gli Organismi Paritetici sono divenuti ora espressione della nuova filosofia che valorizza il ruolo preventivo delle “parti” a scapito dell’azione repressiva. Il datore di lavoro è deresponsabilizzando a fronte della maggiore responsabilità delle figure aziendali del dirigente, del preposto e del lavoratore. L’assetto della formazione e dell’addestramento e migliorato come anche in generale tutte le altre modifiche caratterizzate da un maggior pragmatismo. “Rimane ancora, purtroppo e inspiegabilmente nella crisi delle risorse pubbliche, la sovrapposizione degli organi di vigilanza che, oltre a far lievitare i costi, creano disarmonia ispettiva. Nonostante vi siano ancora articoli di dubbia interpretazione – ha concluso Pecorari – complessivamente si può esprimere un giudizio positivo. Uno sforzo lodevole che deve essere completato da 80 decreti attuativi e accordi Stato-Regioni”.