E’ stato raggiunto stamattina presso la sede di Confindustria Modena, l’accordo tra Sindacati e proprietà Nacco sulla vertenza che aveva visto lavoratori e Fiom/Cgil opporsi sin dall’inizio, con azioni di lotta e presidi permanenti, alla chiusura dello stabilimento modenese. Con l’accordo si prevedono ammortizzatori sociali alternativi ai licenziamenti per gli 88 addetti. In sostanza un anno di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale per tutti, a rotazione secondo le esigenze tecniche aziendali.
Prevista l’integrazione della cassa integrazione a carico dell’azienda di 400 euro mensili. Contestualmente si apre un percorso di mobilità volontaria incentivata, che tra incentivo all’esodo e integrazione salariale prevede oltre 20.000 euro a lavoratore.
Le parti sono inoltre impegnate ad attivare percorsi di formazione per la riqualificazione e la ricollocazione dei lavoratori con il coinvolgimento delle Istituzioni locali. In base ad una scelta volontaria, viene offerta la possibilità ad alcuni lavoratori di trasferimento nella sede Nacco di Milano.
L’accordo raggiunto rappresenta un importante risultato rispetto all’iniziale decisione dell’azienda di chiudere e licenziare tutti i lavoratori. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla determinazione dei lavoratori e alla continuità della lotta che hanno saputo mettere in campo.
I lavoratori hanno approvato in assemblea l’accordo con il 90% dei consensi, e pertanto da oggi vengono tolti i presidi davanti alla stabilimento di via Emilia Est.