Il gruppo ‘Camminare Insieme’ riunitosi per l’VIII^ Giornata del Dialogo Interreligioso, ha espresso una forte preoccupazione per come si stia acutizzando, anche nel nostro territorio, in modo particolare in una fase storica, già caratterizzata da tensioni sociali, provocate dalla forte crisi economica, lo ‘scontro’ nei confronti dei cittadini di fede musulmana.
In modo particolare, come credenti nell’unico Dio e come figli dello stesso padre nella fede Abramo, siamo preoccupati per quello che sta avvenendo in questi mesi cioè l’evoluzione (sarebbe meglio dire l’involuzione) che hanno avuto i diversi itinerari relativi alla chiusura e alla diversa ricollocazione dei cosiddetti luoghi di culto islamici di Via Circonvallazione prima e di Via Cavour oggi e nei mesi scorsi della ‘scuola’ d’arabo presente presso l’Istituto E. Morante, da parte delle diverse autorità competenti.
Mentre per la prima, Via Circonvallazione Sud-Est 189, che aveva caratteristiche e aspetti legali di tipo differente, dopo molte traversie e prese di posizioni da più parti, compresa quella dei sacerdoti del Vicariato Valle del Secchia, che qui sotto riportiamo,
“….di fronte ad un fenomeno complesso e relativamente nuovo per il nostro territorio e per la nostra cultura, di fronte al quale ci si trova impreparati e si avverte la fatica stessa delle autorità civili, responsabili della vita pubblica, nel prendere le necessarie decisioni“,
si è giunti ad una soluzione, benché provvisoria e minima, per quel che riguarda le altre realtà, a tutt’oggi, non si vedono vie d’uscita.
Avendo nel nostro gruppo ‘Camminare Insieme’, fratelli e sorelle che partecipano alla vita e al culto in Via Cavour ci è sembrato importante utilizzare un appuntamento come quello dell’VIII^ Giornata del Dialogo Interreligioso per fare alcune proposte:
1°) Innanzitutto siamo a chiedere all’Amministrazione Comunale di Sassuolo, Sindaco e funzionari competenti, di favorire la sistemazione/regolarizzazione degli abusi, presenti nel Luogo di Culto di Via Cavour, cosa già richiesta dai rappresentati la Comunità. Tutto questo per favorire l’utilizzo della struttura, nel più breve tempo possibile, visto l’avanzare della brutta stagione, spazio utile per l’incontro dei membri dell’Associazione e per lo svolgimento della preghiera quotidiana e in particolare quella del Venerdì. Sarà indispensabile chiedere ai responsabili la Comunità di trovare i giusti accorgimenti di gestione del Luogo di Culto per mantenere buoni rapporti con il vicinato.
2°) Invitiamo inoltre le Amministrazioni Comunali del Distretto della Ceramica, sia quelle del versante modenese sia quelle del versante reggiano, a organizzare un Tavolo Permanente che prenda l’impegno, ormai non più derogabile, di trovare soluzioni fattibili per la realizzazione o la individuazione di un “luogo” che favorisca/permetta i momenti di culto e le attività socio-educative dell’intera comunità musulmana dell’area. Riteniamo che i costi per tali soluzioni debbano essere a carico degli aderenti la Comunità Islamica. La nostra esperienza dice che i cittadini e le famiglie che frequentano i luoghi di culto sono le persone più sensibili e più disponibili, presenti nella composita realtà musulmana, e sono capaci di indirizzare nel tempo la stragrande maggioranza della loro comunità ad un reale dialogo e ad una fruttuosa collaborazione con le diverse istituzioni. Il muro contro muro, la poca chiarezza che regna e il ping-pong che si registra nelle ultime settimane sta inasprendo gli animi e sta facendo crescere un malessere nella comunità islamica dell’intero distretto che non riusciamo ad immaginare quali problemi possa creare.
3°) Chiediamo poi a tutti i Parroci dei Vicariati che insistono sull’area del Secchia di sensibilizzare i Cristiani loro affidati su questa precaria e difficile situazione nella quale versano tanti credenti di una delle tre grandi religioni monoteistiche.
4°) Proponiamo infine a tutti gli uomini di buona volontà, che non si riconoscono in una esperienza religiosa specifica, di partecipare attivamente, nelle forme e nei modi che si renderanno utili e necessari, per favorire la pacifica convivenza nelle nostre terre di uomini e donne provenienti da realtà culturali, sociali e religiose differenti dalla nostra.
Pace – Salaam
A nome del Gruppo ‘ Camminare Insieme’
Anna, Siham, Totò, Zakaria, Claudio, Mohamed, Zineb e Luisa