G_DelrioGraziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, confermato di recente alla vicepresidenza Anci, ha partecipato ieri al Quirinale all’incontro dell’Ufficio di presidenza dell’Associazione dei Comuni italiani, con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La delegazione Anci, guidata dal presidente Sergio Chiamparino, era composta da una cinquantina di rappresentanti: l’Ufficio di presidenza e i sindaci delle principali città italiane. E’ stato il primo incontro con il Capo dello Stato dei nuovi vertici dell’Anci, rieletti al recente congresso di Torino.

I sindaci hanno presentato a Napolitano la Carta di Torino, approvata all’unanimità, nella quale si delineano il ruolo dei Comuni nell’assetto istituzionale, politico e amministrativo e si indica una riforma federalista che non divida il Paese.

“Alla ripresa della nostra attività all’Anci – dice il sindaco Delrio – ci siamo rivolti al presidente della Repubblica come garante dell’unità nazionale e della difesa della Costituzione, perché abbiamo bisogno di una riforma federalista e di rifondare uno spirito nazionale che si basi sui principi della Carta costituzionale.

Abbiamo anche voluto presentare al Capo dello Stato la situazione attuale dei Comuni, che sono l’anima dei cittadini, e per questo abbiamo sottolineato il tema delle risorse bloccate con il Patto di stabilità, che ci impedisce di investire per essere vicini ai nostri cittadini, per rispondere alle necessità delle comunità attraverso gli investimenti e, fatto quanto mai importante di questi tempi, per far lavorare le imprese e sostenere l’occupazione”.

“Il presidente Napolitano – prosegue Delrio – ha molto chiaro il ruolo dei sindaci e delle autorità locali, nella quotidianità, nelle scelte strategiche per il territorio e nelle riforme dell’assetto istituzionale: un riferimento ai rami ‘alti’ e a quelli ‘bassi’ dell’albero istituzionale, i Comuni appunto, che possono dare un contributo fondamentale alle riforme, avendo una visione unitaria dei problemi e delle comunità, come dimostra la stesa Carta di Torino. Napolitano ci ha dato quindi uno stimolo nel proseguire nella riforma dell’architettura costituzionale, con le Regioni, le Province e le Circoscrizioni, con un’indicazione fondamentale: non cercare lo scontro, ma trovare la strada delle soluzioni condivise. E’ un’indicazione con cui siamo in piena sintonia: i sindaci cercano sempre di interpretare il loro ruolo senza cercare scontri partitici o contrapposizioni pregiudiziali, ma mettendo davanti a tutto la soluzione dei problemi, si tratti di costruzione di scuole o di creazione di servizi e condizioni di sicurezza”.

A proposito del Patto di stabilità e delle risorse che i Comuni hanno ma non possono investire, conclude il sindaco Delrio, “il presidente della Repubblica ha osservato che i sindaci fanno bene a preoccuparsi di trovare e custodire le loro risorse, poi con una punta di ironia ci ha consigliato di andare cauti a parlare di tesori e tesoretti: tali risorse possono far gola ad altri, ovvero altri bilanci e altre istituzioni… Gli incoraggiamenti e i consigli del presidente sono stati molto graditi”.