Il Presidente della Ferrari Luca di Montezemolo ha concesso un’intervista al quotidiano “La Stampa”, oggi in edicola. Dal sito web della Ferrari, alcuni passaggi.
Presidente Montezemolo, quando l’ha saputo?
«Lunedì sera. Nei giorni scorsi Michael mi aveva anticipato che sarebbe andato in Germania per un ultimo scanner al collo. Sembrava una formalità».
Invece…
«Gli hanno trovato qualcosa che ancora non funziona. E allora, meglio non insistere. Ci mancherebbe. A febbraio aveva avuto quel popo’ di incidente in moto e anche al Mugello, nei primi giri di “ricognizione”, sentiva qualche fastidio. Con la salute non si scherza».
Deluso? Sorpreso?
«Dispiaciutissimo. Per l’entusiasmo con il quale Schumacher aveva accettato l’invito e la sfida, per l’epilogo della vicenda, tanto improvviso quanto assoluto. Ripeto: troppi rischi».
Come l’ha presa, Schumi?
«Cosa vuole. Alla mia “eresia” aveva risposto con l’entusiasmo del ragazzo, non del campione pensionato. Aveva perso quattro chili, stesso peso dell’ottobre del 2006 quando corse per l’ultima volta, in Brasile. Può immaginare il seguito».
Perché non guardare subito al futuro, perché specchiarsi nel passato, anche se Schumacher è Schumacher?
«Ripeto, stiamo parlando di Michael Schumacher. Avrà pure 40 anni ma resta di un altro pianeta. Preferisco il campione, anche se stagionato, al mediocre, per quanto giovane. Il circo aveva bisogno di una sferzata. Continueremo a batterci affinché dalla prossima stagione ogni scuderia possa schierare tre auto (e una l’avrei affidata volentieri a Michael). Preferisco tre McLaren e tre Renault a tre vattelapesca. Con il ritiro della BMW, c’è poco da dire e molto da fare».
E adesso?
«Fiducia a Luca Badoer, uno dei nostri. Il destino gli offre un’occasione unica. Tocca a lui sfruttarla. Noi gli staremo vicino con tutte le nostre forze».
Schumacher?
«A conferma del suo attaccamento alla Ferrari, farà da chioccia a Luca. Il quale, fra parentesi, si sta già allenando con il suo preparatore atletico».
Foto: Luca di Montezemolo