L’Assessorato politiche per la salute della Regione ha diffuso ieri alle Aziende sanitarie una circolare con le indicazioni aggiornate su sorveglianza, misure di controllo e modalità assistenziali relative alla nuova influenza da virus A H1N1, definite sulla base dell’andamento della malattia in Emilia-Romagna, nel pieno rispetto degli indirizzi nazionali.
Dalla comparsa dei primi casi, a fine maggio, a tutt’oggi sono 391 i casi registrati in regione. Tutte le situazioni si sono risolte o si stanno risolvendo senza particolari complicanze e conseguenze.
Se la malattia si conferma infatti come particolarmente rapida nella diffusione, si conferma altresì la sua manifestazione in forma leggera: sintomatologia febbrile che si risolve in pochi giorni.
Anche gli ultimi casi registrati riguardano prevalentemente persone che hanno contratto l’infezione all’estero. Parallelamente, si comincia a registrare, su tutto il territorio regionale così come in tutto il Paese, la presenza di casi “a trasmissione locale”, a testimonianza che l’infezione, sia pure in modo al momento sporadico, comincia ad essere presente anche sul territorio italiano.
Nella circolare si specifica che non occorre più sottoporre ad accertamento di laboratorio tutti i casi sospetti rientrati dall’estero, e che la sorveglianza deve essere orientata principalmente alla identificazione e al controllo di casi a trasmissione locale, in modo da monitorare e controllare le modalità di diffusione del virus nella regione.
Le indicazioni regionali, inoltre, ribadiscono che, sulla base dell’esperienza già maturata in Italia e all’estero, le persone colpite dalla nuova influenza vanno seguite a domicilio e che l’eventuale ricovero ospedaliero va riservato alle situazioni di particolare gravità della sintomatologia e di comparsa di complicanze.
Per l’assistenza delle forme cliniche senza complicazioni, come per qualsiasi problema di salute trattabile a domicilio, occorre rivolgersi al medico e al pediatra di famiglia, che potranno giovarsi, in caso di necessità, della collaborazione dei Servizi territoriali delle Aziende sanitarie.
Ai medici e pediatri di famiglia saranno rapidamente resi disponibili kit di protezione individuale (mascherina, camice monouso…), l’utilizzo dei quali è raccomandato per tutti i sanitari in contatto con i malati. Si tratta di una misura che ha lo scopo di ridurre il rischio di trasmissione del virus che, come tutti i virus influenzali, si trasmette attraverso il contatto diretto o la tosse e gli starnuti delle persone malate, ma anche per mezzo del contatto con materiale infetto (esempio, fazzolettini usati) o toccando con le mani superfici contaminate dalle secrezioni respiratorie.
Nella circolare sono inoltre precisate le modalità di utilizzo dei farmaci antivirali (farmaci acquistati direttamente dal Ministero della salute, distribuiti alle Regioni sulla base dell’andamento dell’epidemia e gestiti dai Reparti di malattie infettive degli ospedali): il loro uso deve essere limitato ai casi di effettiva necessità, anche al fine di evitare fenomeni di farmaco-resistenza.
Nella nota si specifica inoltre che, per il loro utilizzo al di fuori dell’ospedale, occorre mettere in atto soluzioni organizzative per consegnare rapidamente il farmaco prescritto dal medico o dal pediatra di famiglia al domicilio dell’interessato (si ricorda che il farmaco non è normalmente disponibile presso le farmacie).
Riguardo alla vaccinazione, si forniscono indicazioni alle Aziende sanitarie per consentire loro di predisporre fin d’ora il programma di vaccinazione, per essere pronte ad avviarlo con la massima tempestività ed efficienza, nel momento in cui saranno disponibili i vaccini e definite, di concerto tra Regioni e Ministero, le modalità operative.
Nelle prossime settimane saranno inoltre predisposti e diffusi nei punti principali di accesso al Servizio sanitario regionale specifici strumenti informativi sui semplici comportamenti da adottare per prevenire la diffusione del virus (lavarsi spesso le mani, coprirsi naso e bocca quando si starnutisce o tossisce, buttare fazzoletti di carta dopo l’uso, aerare le stanze di soggiorno, mantenere pulite le superfici comuni) e sui comportamenti da tenere da parte delle persone malate (restare in casa e a riposo, per ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione).
Il numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033 (attivo tutti i giorni feriali dalle ore 8,30 alle ore 17,30 e il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30), dal prossimo lunedì sarà a disposizione dei cittadini per fornire informazioni e, se necessario, per mettere in contatto chi chiama con i Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende Usl.
Il Servizio sanitario, così come prevede il Piano regionale pandemia, è comunque preparato ad intervenire e a far fronte alle necessità assistenziali e di controllo epidemiologico assicurando anche una operatività sulle 24 ore.