PierLuigiBersaniAppoggiamo Bersani come candidato alla segreteria del PD sulla base di meditate e fondate valutazioni. I mesi che separano le primarie che elessero Veltroni e il 33% che si realizzò alle politiche 2006 dalle dimissioni di Veltroni stesso, sono contraddistinti da una serie di cocenti sconfitte (Roma, Abruzzo, Napoli, Sardegna ecc…). Sul perché di queste sconfitte nutriamo alcune convinzioni. Pensiamo che abbiano pesato la autoreferenzialità di quei gruppi dirigenti e soprattutto l’assenza del partito sia sul piano culturale che politico. I recenti risultati elettorali, per nulla entusiasmanti, ci permettono tuttavia, di fornire oggi, al congresso quelle risposte. Crediamo in un partito di militanti, radicato nel territorio, laico, che promuova il rinnovamento attraverso un oggettiva selezione, dal territorio, della sua classe dirigente. Pensiamo che la “vocazione maggioritaria”del partito debba essere intesa come responsabilità, in primis, di un progetto in grado di allargare l’area del centro-sinistra. Il segretario dovrà sì dirigere il partito ma avrà soprattutto il difficile compito di guidarlo con la schiena dritta, al durissimo confronto con il centro-destra. Bersani ci sembra la personalità più completa capace di impersonare al meglio queste necessità. Queste valutazioni non fanno venir meno la stima verso altri candidati, ed è ciò che ci induce a pensare che comunque dal congresso il PD uscirà più forte.

(Oreste Zurlini – Sindaco, Giuseppe Borri – Vice Sindaco, Giulia Luppi – Ass. cultura-scuola, Andrea Tirelli – Ass. bilancio e attività produttive, Luisa Ferrari – Capo-gruppo di maggioranza)