“Quanto pubblicato da ‘La Repubblica’ su un inesistente piano fiscale di sei pagine è totalmente destituito di fondamento”. Palazzo Chigi smentisce così, in una nota, il provvedimento sullo scudo fiscale (sette commi) pubblicato oggi dal quotidiano diretto da Ezio Mauro che sarebbe contenuto in una bozza dell’emendamento al decreto anticrisi approntata dai tecnici dell’esecutivo di cui ‘Repubblica’ sarebbe entrata in possesso.In sostanza, secondo il giornale, sarebbe in arrivo un condono generalizzato per chi ha costituito o esportato somme all’estero fino al 31 dicembre del 2007. Previsto anche per chi aderisce alla sanatoria, riporta ‘Repubblica’, l'”esclusione di punibilità” per reati che vanno dal falso in bilancio, alla bancarotta fraudolenta, dall’emissione di fatture false a tutti i reati tributari. Doppio il binario, riferisce sempre ‘Repubblica’, che si potrà percorrere per la regolarizzazione e doppia l’aliquota: il primo canale è il “rimpatrio con sottoscrizione di speciali titoli di debito”, Bot, Cct, titoli di aziende controllate dallo Stato (come l’Enel o l’Eni) emessi in “serie speciale”. Queste somme saranno vincolate per dieci anni e lo scudo dovrebbe costare il 5 per cento dell’importo dichiarato delle attività “rimpatriate”. Il ricavato è destinato alla “ricostruzione dei territori interessati al sisma del 6 aprile 2009″. Il secondo meccanismo di rimpatrio, sempre secondo ”Repubblica”, e’ quello senza vincoli e costera’ di piu’, molto probabilmente il 7-8 per cento delle attivita’ finanziarie. Per accedere alla sanatoria, secondo quanto riportato da ”Repubblica”, i soggetti interessati dovranno presentare una “dichiarazione riservata” agli intermediari e questi rilasceranno agli interessati una copia della stessa. Ovvero lo “scudo”. Nello specifico il comma 5 “preclude nei confronti del dichiarante ogni accertamento tributario e contributivo per i periodi d’imposta per i quali non è ancora decorso il termine per l’azione di accertamento”. In pratica, sottolinea il quotidiano, una protezione da indagini fiscali dal 2004 al 2008.

La notizia, subito smentita dal governo, ha comunque generato delle reazioni. ”Lo avevamo detto e lo ribadiamo: il governo Berlusconi opera per l’illegalità – ha tuonato Antonio Di Pietro – premiando gli evasori e i furbetti del quartierino. Il colpo di spugna che sta preparando sui capitali detenuti all’estero illecitamente – ha affermato il leader di Idv – e su molti reati societari e tributari è una vergogna”. Di una ”imbarazzante nota di Palazzo Chigi” parla invece Pino Sgobio dell’uffiio politico del Pdci, secondo il quale la smentita ”ha più il sapore della preoccupazione. Lo andiamo dicendo da tempo: questo è un governo che fa il forte con i deboli mentre asseconda i poteri forti, i furbi e gli evasori”.