Sono in salvo i tre speleologi pugliesi rimasti intrappolati venerdì pomeriggio nell’inghiottitoio dei Vallicelli, sul monte Cervati, in provincia di Salerno, a Monte San Giacomo. Sono usciti intorno alla mezzanotte grazie ai soccorsi dei vigili del fuoco della sezione Saf (speleo-alpino-fluviale) e del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico che hanno lavorato ininterrottamente dalla notte di venerdì. I tre, esperti speleologi, istruttori e tecnici del soccorso, sono rimasti bloccati per oltre 30 ore a causa di una piena improvvisa che aveva ostruito di acqua e fango un cunicolo di passaggio obbligato delle acque lungo circa 40 metri (‘sifone’, in gergo speleologico), ostruendo la via di uscita. Si sono messi al riparo in un ambiente ipogeo leggermente sopraelevato rispetto al sifone ed hanno atteso i soccorsi. Al momento dell’uscita dalla grotta sono tornati in superficie fra gli applausi dei presenti. Sono in buone condizioni, non sono infortunati tanto che hanno potuto risalire senza problemi l’ultimo pozzo che li separava dalla superficie. Per Antonio De Leo, 43 anni, di Lecce, per il geologo Gianluca Selleri, 36, coordinatore della sezione speleologia carsica del gruppo speleologico leccese ‘Ndronico, e per il brindisino Cosimo Leone, 30, di Villa Castelli, tutti appartenenti al gruppo ‘Ndronico, è arrivato il momento di tornare a casa. Le famiglie hanno tirato un sospiro di sollievo.

 

Fonte: Adnkronos