calendario2Notte di musica e parole, domenica 5 luglio, dalle ore 21, ai Giardini Ducali di Modena (Palazzina Vigarani) con lo spettacolo Voci fuori tempo, tra le dissonanze della notte, organizzato dall’Associazione di Scrittori Modenesi I Semi Neri, con la collaborazione dei Damedeo Band (http://digilander.libero.it/damedeo/) la partecipazione degli attori Monica Elisabetta Amaduzzi ed Enrico Solmi dello STED (http://www.stedmodena.it/), e la presenza degli attori Graziano Degani e Simona Mari del Circolo Culturale Alberione di Modena, nonché delle collaudate voci di Daniela Ori e Annabella Ferin.  Presenta la giornalista Giulia Neri. In caso di pioggia la manifestazione si terrà ugualmente a Bastiglia nella sala del Municipio in Piazza della Repubblica, 49/51.

Lo spettacolo – nato da un’idea di Daniela Ori e Roberto Vaccari, entrambi membri dei Semi Neri – proporrà la lettura di 10 testi scritti da membri dell’Associazione stessa, accompagnati dai brani musicali dei Damedeo, spaziando dalla poesia al racconto.

La serata sarà aperta da LA PIETRA DI ARINGADORE (letto da Graziano Degani), dove Gabriele Sorrentino osa una sua personalissima interpretazione della storia di uno dei più noti monumenti modenesi: la Preda Ringadora. Nel suo DOVE VA IL VENTO? (legge Monica Elisabetta Amaduzzi), Marco Ceroni ci porta in una dimensione onirica e melanconica, dove il vento gioca col mondo e con i nostri sentimenti. La poesia SENTIMENTO UCCISO (legge Simona Mari) di Massimiliano Rossi, narra come muore l’amore. VETILIA, UN NOME SCOLPITO NELLA STORIA (interpretato da Monica Elisabetta Amaduzzi e da Enrico Solmi) di Daniela Ori è un esempio di come la narrativa possa far parlare le pietre ridando loro nuova vita, raccontando i sentimenti che soggiacciono alla costruzione di un monumento. Con IMPICCAGIONE tratto da “Camionabile Scutari” (letto da Annabella Ferrin) Cleide racconta, con maestria, le sensazioni di un condannato a morte, che percorre gli ultimi passi della sua esistenza. Con la poesia IO SONO PARIDE (interpretata da Daniela Ori) Roberto Vaccari ci parla di un amore disperato e in LO MONACO SANTO (recitato da Enrico Solmi) Marco Panini ci porta in una dimensione più ironica e, con un linguaggio trecentesco, narra l’avventura, un po’ boccaccesca, di un ubriaco rifugiato nell’Abbazia di Nonantola. In L’ALTRA LUCE DELLA LUNA (letto da Simona Mari) Daniela Ori affronta il tema del doppio in amore, mentre in REMINISCENZE (poesia letta da Graziano Degani) Marco Ceroni amaramente riflette sul tempo che passa. Infine, il racconto che chiude la serata è UNO SPARO NELLA SERA (letto da Enrico Solmi) di Pietro Bodi, un noir venato di horror. 

L’Associazione culturale I Semi Neri promuove la cultura dello scrivere con pubblicazioni (come l’Antologia Solitudine Giapponese, Il Fiorino 2007) ed eventi di lettura. Il nome richiama il famoso indovinello veronese del (VIII-IX secolo):  Se pareba boves, alba pratàlia aràba et albo versòrio teneba, et negro sèmen seminaba (Anteponeva a sé i buoi, bianchi prati arava, ed un bianco aratro teneva ed un nero seme seminava), che si riferisce proprio alla descrizione dell’atto di scrivere da parte dell’amanuense.