O.N.DA, Osservatorio nazionale sulla salute della donna di Milano, ha identificato a livello nazionale anche per il 2009 strutture ospedaliere di “eccellenza al femminile”, con lo scopo di facilitare la scelta del luogo di cura da parte delle donne.
Alla terza edizione del progetto hanno partecipato 103 strutture ospedaliere di tutte le regioni italiane: tra queste, solo 27 si sono aggiudicate 3 bollini.
I bollini rosa sono stati attribuiti sulla base di criteri definiti dalla Commissione, ovvero:
• 1 bollino rosa: reparto per patologie femminili specifiche, applicazione dei LEA (livelli essenziali di assistenza) con particolare riferimento all’appropriatezza delle prestazioni, accreditamento e certificazione per i requisiti alberghieri e strutturali
• 2 bollini rosa: requisiti per ottenere 1 bollino rosa + pubblicazioni scientifiche sulle patologie femminili e Comitato Etico con almeno tre componenti femminili
• 3 bollini rosa: requisiti per ottenere 2 bollini rosa + donne in posizioni apicali (Direttore Generale, Direttore Sanitario, Direttore Scientifico, Direttore Dipartimento, Direttore di Unità Operative complesse), personale infermieristico prevalentemente femminile, caratteristiche multietniche (cucina non tradizionale occidentale e documentazione informativa multilingua), centralità della paziente e struttura a misura di donna sotto il profilo architettonico.
Per quanto riguarda l’AUSL di Reggio Emilia, agli Ospedali di Montecchio e Guastalla, che si erano aggiudicati 2 bollini nell’edizione dello scorso anno, sono stati riconosciuti 3 bollini, mentre l’Ospedale di Scandiano, che ha partecipato quest’anno per la prima volta, ne ha ottenuti 2.
In tutte e tre queste strutture sono state evidenziate le seguenti caratteristiche trasversali:
1. Multiculturalità. Cucina Multietnica: rielaborazione del menù aziendale con attenzione crescente ai bisogni alimentari dei cittadini stranieri nel rispetto delle etnie e religioni. Documentazione informativa multilingue: Carta dei Servizi, Informazioni per il ricovero e l’accesso alle prestazioni, gestione dei pazienti pediatrici, contraccezioni, stili di vita, etc. Presenza di mediatori culturali.
2. Elevata presenza femminile nel personale dipendente. In particolare, nell’AUSL di Reggio Emilia, 18 donne ai vertici aziendali, 10 donne nel Comitato Etico e complessivamente oltre l’85% del personale infermieristico e tecnico è costituito da donne.
In particolare, nell’assegnare quest’anno all’Ospedale E. Franchini di Montecchio i tre bollini rosa sono state prese in considerazione, fra le diverse attività:
• Centro di chirurgia uro-ginecologica e del pavimento pelvico. Il Centro opera per la gestione chirurgica e la riabilitazione dell’incontinenza femminile, mediante la collaborazione tra ginecologi e chirurghi del pavimento pelvico. L’organizzazione permette di unificare tutte le attività diagnostiche e terapeutiche (mediche, riabilitative e chirurgiche) e di soddisfare tutti i bisogni assistenziali del paziente all’interno del Centro.
• Percorso diagnostico terapeutico-assistenziale della gravidanza diabetica. Progetto di presa in carico multidisciplinare sia della paziente diabetica in gravidanza, che nel caso di esordio del diabete in corso di gravidanza. Finalità del progetto è garantire una gravidanza senza complicanze, una maggiore tutela della salute della donna e del neonato, attraverso un monitoraggio sinergico e continuativo di tutti gli aspetti relativi alla patologia diabetica, compreso il controllo metabolico.
• Progetti specificamente dedicati alla popolazione femminile: il fiore all’occhiello. a) incontri di educazione sanitaria e sostegno alla madre; b) gestione dei casi di mancato riconoscimento alla nascita, tutela del minore e della madre; c) assistenza alle donne vittime di violenza.
In merito all’Ospedale Civile di Guastalla, il riconoscimento dei 3 bollini rosa è legato specialmente alle seguenti attività:
• Progetti legati alla gravidanza. a) Diagnosi pre-natale di secondo livello, un ulteriore approfondimento diagnostico mediante ultrasuoni. L’esame richiede operatori con vasta esperienza in campo ecografico, nonché apparecchiature tecnologiche di elevata qualità; b) assistenza alla gravidanza a basso rischio a gestione ostetrica: promozione della gravidanza fisiologica, sostegno attivo dell’allattamento al seno e sostegno allo sviluppo di un atteggiamento orientato alla genitorialità della coppia; c) parto a domicilio: offre l’opportunità alla donna, in caso di gravidanza fisiologica, di partorire a casa, mantenendo i livelli di sicurezza dell’assistenza; d) lotta al tabagismo in gravidanza e nei primi anni di vita del bambino, attraverso rinforzi motivazionali nelle varie fasi della gravidanza e del puerperio (consultorio familiare, reparto di ostetricia, pediatri di comunità e di famiglia).
• Progetti specifici: il fiore all’occhiello. a) Progetto Ospedale Senza Dolore: ambulatorio di terapia antalgica per infiltrazioni peridurali, trattamento del dolore post-operatorio e del dolore cronico – in particolare oncologico; b) A.V.O. Progetto Pediatria: giovani studenti si incaricano di intrattenere con giochi i bambini degenti; c) assistenza alle donne vittime di violenza.
Infine, all’Ospedale Magati di Scandiano, che partecipava per la prima volta quest’anno, sono stati assegnati 2 bollini. Fra i punti di eccelleza:
• Progetti legati alla gravidanza. a) Sale travaglio e parto: rispondono a criteri di sicurezza ma anche di rispetto delle preferenze delle donne, per favorire la naturalità e fisiologicità del parto; b) rooming in e Nido in camera; c) parto a domicilio: offre l’opportunità alla donna, in caso di gravidanza fisiologica, di partorire a casa, mantenendo i livelli di sicurezza dell’assistenza; d) controllo del dolore con tecniche alternative quali: assistenza del travaglio in acqua e assistenza one-to-one.
• Spazio Latte e Coccole: partecipazione del personale, sia del territorio che ospedaliero, per seguire il puerperio nella sua completezza.
• Progetti specifici: il fiore all’occhiello. Anche in questa struttura, come in quella di Guastalla, si segnalano: a) gestione casi di mancato riconoscimento alla nascita, tutela del minore e della mamma; b) assistenza alle donne vittime di violenza.
La Direzione generale dell’Azienda USL di Reggio Emilia ringrazia tutto il personale (infermieristico, medico, tecnico e amministrativo) per avere contribuito in maniera determinante al raggiungimento di questi riconoscimenti