Quello di Sassuolo è stato un grande successo per tutto il centrodestra unito. E tutti i ballottaggi in provincia ci hanno detto che molte città sono spaccate in due, grazie alla forte crescita congiunta di PDL e Lega Nord. Guardiamo anche solo Vignola, dove il candidato della Lega ha raggiunto il ballottaggio, grazie al sostegno di una lista civica, e poi ha saputo unire tutte le forze del centro destra, e non solo.
Per questo credo che la simpatia che provo per Mauro Manfredini non possa fermarmi dal chiedergli di evitare le polemiche inutili, il giorno dopo un esito così positivo dalle urne: gli ricordo infatti come io fossi parte di quel gruppo composto da Gianpaolo Lenzini, Enrico Aimi più il sottoscritto, che definì la candidatura di Luca Caselli, da me sostenuta fin dall’inizio.
Conosco bene Luca, so quali sono le sue qualità, il suo impegno, e la sua passione. E come me le conosce bene il senatore Giovanardi. Credo che oggi non si faccia un buon servizio al nuovo sindaco aprendo il suo mandato con una polemica. A Manfredini dico quindi: bando alle polemiche, e festeggiamo insieme il nuovo corso di Sassuolo, sperando che sia l’inizio di percorso per il rinnovamento di tutta la classe dirigente dei nostri enti locali.
Ghelfi circa Bonaccini e i cambiamenti di schieramento
Parole dure quelle di Stefano Bonaccini di oggi sui giornali locali: soprattutto rivolte ai presunti traditori della causa, come a Sassuolo. E’ vero che Alessio Pecoraro ha scelto Luca Caselli. E’ vero però che già da tempo aveva abbandonato la direzione del PD locale in polemica con la gestione provinciale, poco attenta ai giovani.
Se poi ha scelto Luca Caselli, un sindaco giovane e battagliero, le colpe credo siano da attribuire a chi non ha saputo ascoltare prima delle elezioni le voci di scontento, e dopo la sconfitta si scaglia contro i traditori, per non fare i conti con quello che non ha funzionato all’interno del PD e della sua alleanza.
Infine vorrei ricordare come a Carpi la Dottoressa Borsari sia stata capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale e oggi militi fra le fila di Italia dei Valori, in attesa di assessorato in una giunta di sinistra. Se passano da destra a sinistra sono benvenuti, al contrario sono traditori? No Bonaccini, temo che non sia questo lo spirito democratico
Purtroppo ancora una volta il PD cerca le colpe dei singoli, per non prendere atto del declino di consenso: e liquidare le sconfitte definendo semplicistiche le soluzioni della Lega Nord, o traditore chi cambia idea, significa non aver capito nulla. Nel consueto stile della sinistra che non pensa mai di aver sbagliato scelte, ma di non essere stata capita.
Avv. Luca Ghelfi, PDL