C’è un indagato nell’inchiesta sul decesso della disabile psichica di 54 anni morta a Bologna il 19 maggio mentre era in attesa in fila al pronto soccorso. Si tratta di un medico del pronto soccorso dell’ospedale Maggiore, la dottoressa A.M.C., che fu la prima a vedere la paziente. Le accuse ipotizzate a suo carico nell’inchiesta del Pm Gustapane e dei carabinieri del Nas sono di omissione di atti d’ufficio e omicidio colposo. La disabile, Maria Leoni, era arrivata al pronto soccorso in preda ad una crisi respiratoria.
L’ipotesi di omissione è relativa al fatto che non sarebbe stato messo il codice giusto di entrata, che non sarebbero state fatte le prime valutazioni con la necessaria urgenza e che non ci sarebbe stato un intervento di uno specialista, visto che al signora accusava una crisi respiratoria.