polizia_113Ha perso il lavoro a causa della crisi e si e’ trasformato da operaio in rapinatore, mettendo insieme 10 colpi in banca, di cui uno tentato, con un bottino di circa 50 mila euro. In manette e’ finito un italiano di 52 anni incensurato, escluso un piccolo precedente per droga risalente a vent’anni fa, che e’ stato arrestato dagli agenti della sezione antirapina della squadra mobile di Torino.Da alcuni mesi erano state registrate nel quartiere Barriera di Milano, diverse rapine in banca messe a segno da un rapinatore solitario che entrava negli istituti di credito a volto scoperto e che, con la minaccia di un coltello o di una pistola poi risultata una riproduzione, metteva a segno i colpi. Solo nel primo caso, nel marzo 2008, l’uomo aveva agito disarmato presentandosi alla cassa della banca con un biglietto con la scritta ‘I soldi non costringere a usare armi veloce’. Dagli archivi della polizia gli investigatori non sono riusciti a trovare riscontri corrispondenti alle immagini registrate dai circuiti di videosorveglianza delle banche rapinate ma domenica un poliziotto dell’antirapine fuori servizio ha notato per strada un uomo corrispondente al rapinatore immortalato nelle telecamere e lo ha seguito scoprendo cosi’ la sua abitazione. Ieri, dopo l’ennesimo colpo in una banca di corso Taranto con un bottino da 10 mila euro, i poliziotti della squadra mobile sono riusciti a bloccare il rapinatore proprio al suo rientro a casa. L’uomo e’ stato trovato in possesso di parte della refurtiva e di due armi giocattolo oltre che di un coltello a serramanico. Portato in Questura ha raccontato di aver sempre lavorato onestamente come operaio in una ditta di serramenti fino a quando, un anno e mezzo fa, era stato licenziato per la riduzione del personale dovuta al calo di lavoro. Non riuscendo a trovare un altro impiego l’uomo ha quindi deciso di darsi alle rapine.

Fonte: Adnkronos