La rinomata eccellenza di Reggio Emilia nel campo dell’educazione, una sempre più necessaria innovazione nel settore energetico e la volontà di offrire concrete opportunità di sviluppo per la Montagna: è questa la ricetta che caratterizzerà la realizzazione dell’Atelier dell’Acqua e dell’Energia, una struttura con scopi educativi e pedagogici, progettata da Reggio Children e che avrà sede nella centrale Enel di Ligonchio.
A questo proposito è stato siglato nei giorni scorsi un protocollo che rappresenta un ulteriore tassello verso la realizzazione dell’Atelier, percorso che la Provincia ha sostenuto e seguito da vicino fin da subito. A siglare il protocollo che definisce l’impegno dei diversi soggetti, sono stati la Provincia, il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, la Comunità Montana dell’Appennino Reggiano, l’Unione Comuni Alto Appennino Reggiano e il Comune di Ligonchio.
L’obiettivo comune è ambizioso, cioè realizzare un centro di eccellenza per le attività che prendono vita dal binomio energia-innovazione, come punto di riferimento per le attività didattiche rivolte i più giovani, nonché porre nuove basi per lo sviluppo della Montagna, con attenzione ai settori su cui più si stanno concentrando gli investimenti per uscire dalla crisi.
La nostra provincia, grazie anche all’importante lavoro svolto da Reggio Children, rappresenta già un polo di attratività a livello internazione per la pedagogia e per le politiche educative. Questo Atelier rappresenterà senza dubbio una nuova eccellenza, un grande valore aggiunto per l’intera provincia, integrandosi in un sistema educativo già fortemente avanzato e sempre al passo con i tempi, da qui la scelta di concentrare l’attenzione sull’uso delle risorse energetiche: “L’educazione su queste tematiche fin dalla tenerà età sarà fondamentale – ha commentato l’assessore provinciale alla Cultura e Valorizzazione del paesaggio Giuliana Motti – e non poteva che essere la provincia di Reggio Emilia, con le sue eccellenze internazionali sul fronte pedagogico ad ospitare un polo innovativo di questo genere.
Peraltro la collocazione in Montagna, rappresenterà per l’area un’occasione in più di sviluppo e di farsi conoscere al di fuori dei confini provinciali, rafforzando così il lavoro svolto dalla Provincia in questi anni per la valorizzazione delle proprie bellezze paesaggistiche e naturalistiche”.