Imprenditori di medio livello, tutti appassionati di auto di grossa cilindrata e d’epoca che però non denunciavano al fisco. E’ l’identikit dei 12 imprenditori, quasi tutti edili, di Reggio Emilia scoperti dalla Guardia di finanza di Reggio, per un ‘buco’ di oltre 4,5 milioni di redditi sottratti al fisco.Fra loro anche un imprenditore che, nella sua collezione, vantava una Ferrari 250 Gt del 1962 e una 275 Gt del ’66, ma ufficialmente con un reddito da lavoratore dipendente.
Significativo anche il caso di un mediatore, proprietario di una Porsche 911, che negli anni 2006/2007 ha dichiarato di non aver conseguito guadagni; così come l’imprenditore, evasore totale, che è proprietario o ha avuto la disponibilità di una Porsche, una Mercedes S, una Ferrari, una Land Rover e una Bmw.
Gli accertamenti e le contestazioni sono stati effettuati in forza del cosiddetto ‘redditometro’, che consente una verifica della capacità contributiva sulla base delle disponibilità di beni mobili e immobili, estesa a tutto il nucleo familiare. I 12 sono la prima tranche di un gruppo ben più nutrito di finti poveri già individuati.