La Regione Emilia Romagna ha attivato fin dal 24 aprile scorso i percorsi per la sorveglianza sanitaria e la diagnosi di eventuali casi sospetti, cioè persone provenienti da paesi che hanno avuto focolai epidemici ed in particolare chi ha soggiornato nei 7 giorni precedenti l’insorgenza dei sintomi in Messico e Stati Uniti (California, Texas, Kansas, Ohio e New York) e con sintomi riferibili all’influenza suina.
Questi sintomi sono simili alla “classica” influenza stagionale e comprendono febbre, sonnolenza, perdita d’appetito, tosse ed in alcuni casi raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea.
La provincia di Reggio Emilia ha adottato fin dal 2008 un Piano Provinciale di preparazione e risposta ad eventuali pandemie influenzali, su indirizzo dell’Assessorato Politiche per la salute della Regione Emilia Romagna.
Il piano, redatto da un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da professionisti delle due aziende sanitarie pubbliche provinciali, descrive le modalità organizzative relative a specifici aspetti di prevenzione e assistenza che tutta la rete sanitaria deve mettere in atto in caso di pandemia influenzale. In particolare, il piano dettaglia le misure da adottare nell’eventualità che si verifichino casi nel nostro territorio, sia per quanto riguarda l’assistenza domiciliare che per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera.
La disponibilità di farmaci antivirali, di cui vi sono scorte sia presso il Ministero che presso la Regione, assicura la possibilità di trattamento di eventuali casi diagnosticati.
L’Azienda USL ha inoltrato, attraverso il proprio Dipartimento di Sanità Pubblica, un’informativa a tutti i medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta ed ai medici di continuità assistenziale, con le prime indicazioni da seguire a fronte di un caso sospetto.
Il cittadino reggiano di ritorno dal Messico che si è presentato ai nostri servizi è stato sottoposto in giornata odierna ad un tampone faringeo i cui risultati dovrebbero essere disponibili nella giornata del 29 aprile 2009.
Il referente aziendale del Piano pandemico provinciale ha partecipato in data odierna ad una riunione in Assessorato regionale rivolta a tutte le aziende sanitarie per concordare le azioni trasversali da mettere in atto ed affinare i percorsi già descritti nei piani.
Come già comunicato dal Ministero della Salute, i cittadini che provengono dalle zone in cui è in atto l’epidemia, ricevono in aeroporto informazioni circa i comportamenti da tenere in caso di comparsa dei sintomi influenzali.
Ricordiamo infine che chi, proveniente da zone in cui è in atto l’epidemia, dovesse sviluppare sintomi influenzali entro 7 giorni dal rientro (tanto è il tempo di incubazione della malattia), dovrà in primo luogo mettersi in contatto telefonicamente col proprio medico di medicina generale, che valuterà se inviarlo ad un reparto specializzato per le indagini del caso.