Le ‘Interviste Impossibili’ nascono alla radio nei primi anni Settanta: dialoghi fantasiosi e coinvolgenti con grandi personaggi del passato, ricchi anche di riferimenti storici, ideati e realizzati da intellettuali prestigiosi e letti da attori famosi vengono proposti sui canali radiofonici della Rai con grande successo.

Tanto per citare qualche esempio: Carducci, interpretato da Romolo Valli, intervistato da Nelo Risi; Edmondo De Amicis, interpretato da Carmelo Bene, intervistato da Giorgio Manganelli; la Beatrice di Dante, interpretata da Isabella Del Bianco, intervistata da Umberto Eco; fino all’uomo di Neanderthal, impersonato da Paolo Bonacelli e intervistato da Italo Calvino. L’esperienza è stata ripresa nel 2008, con una serie di interviste impossibili live presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium di Roma, proposte anche da RadioRai e dal canale satellitare televisivo RaiSatExtra. Sempre nel corso dell’anno passato il format è stato recuperato a Modena, con quattro interviste impossibili ad altrettanti protagonisti delle vicende storiche modenesi: Matilde di Canossa, Francesco I d’Este, Angelo Fortunato Formiggini e Gregorio Agnini.
Proprio l’intervista a quest’ultimo personaggio – finalese Doc, eletto deputato per la prima volta nel 1891 e, all’indomani della Liberazione, chiamato a far parte della Consulta nazionale di cui presiedette la prima seduta, il 25 settembre 1945 – viene riproposta al Teatro Sociale, giovedì 30 aprile alle ore 21.
Il ruolo dell’intervistatore spetterà al professor Giuliano Muzzioli, giornalista, scrittore e docente di Storia economica nella Facoltà di Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, mentre Gregorio Agnini sarà interpretato dall’attore Andrea Macaluso.
Gregorio Agnini, fu fra i fondatori del Partito Socialista (Genova 1892). Erede di una famiglia borghese liberal-moderata e benestante, da giovane aveva coadiuvato il padre imprenditore, per poi dedicarsi alla stipulazione di contratti di coltivazioni. Secondo Agnini, che nel 1886 fondò la prima cooperativa di lavoro, la cooperazione era la chiave d’emancipazione e riscatto economico e sociale dei numerosi braccianti italiani.
Nel corso della serata è previsto anche un contributo telefonico del Senatore Giulio Andreotti, che in gioventù ebbe modo di conoscere Agnini e che offrirà il suo ricordo dell’Onorevole finalese.
Al termine dell’incontro, organizzato a cura del Circolo culturale Carc, interverrà il Coro delle Mondine di Novi di Modena, che si esibirà in uno spettacolo di canti del proprio tipico repertorio.