Fotografia Europea propone anche quest’anno un programma di appuntamenti che vuole intrecciare le forme dell’esperienza, della creazione e del pensiero. Non solo fotografi, ma anche artisti e protagonisti del mondo della cultura si confrontano intorno al tema conduttore scelto per l’edizione 2009 – L’eternità. Il tempo dell’immagine.

Ospite d’eccezione è lo scrittore e germanista Claudio Magris, uno dei più importanti saggisti contemporanei e dei più penetranti e geniali studiosi di letteratura mitteleuropea. L’appuntamento è per domenica 3 maggio alle ore 11.30 in Piazza Martiri del VII Luglio con ingresso libero. Introdotto dal critico e poeta Alberto Bertoni, Claudio Magris affronterà il tema del tempo e non tempo del mito, parlando nello specifico della figura di Ulisse dopo Omero. “L’Ulisse moderno non ritorna a casa confermato nella sua identità, ma si disperde diventando straniero a se stesso, senza più riconoscersi nei vari volti ch’egli assume e abbandona nella sua corsa centrifuga […]. Soltanto la nostalgia – il doloroso desiderio di tornare, come dice la sua etimologia – può capire l’impossibilità della meta, la nuova odissea senza ritorno”.

Claudio Magris, nasce il 10 aprile 1939 a Trieste. Studia a Torino e in varie università tedesche e nel 1962 si laurea all’Università di Torino in Lingua e letteratura tedesca. Dal 1968 è docente di Lingua e letteratura tedesca prima all’Università di Torino poi a Trieste; riceve numerosi riconoscimenti all’estero dove tiene conferenze e lezioni in diverse università europee ed americane. Fin da giovane si impone all’attenzione del mondo letterario analizzando la letteratura del nostro secolo, in particolar modo quella mitteleuropea e scandinava, come metafora della crisi della civiltà moderna. Autore di saggi come Utopia e disincanto. Saggi 1974-1998. (1999), L’infinito viaggiare (2005), La storia non è finita.(2006), di romanzi come Danubio (1986), considerato il suo capolavoro, Microcosmi (1997), Alla cieca (2005), vincitore dello Strega nel 1997 e del Premio Principe delle Asturie nel 2004. Scrive per il Corriere della Sera e per numerose riviste e giornali europei come recensore e saggista. E’ senatore della Repubblica nella XII Legislatura (1994-1996).

Alberto Bertoni insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Bologna. Critico e poeta, ha pubblicato vari saggi di argomento novecentesco e antologie ritenute fondamentali, come Trent’anni di Novecento. Libri italiani di poesie e dintorni 1971-2000, diverse raccolte poetiche e recentemente Ricordi di Alzheimer (Book, 2007) e Invasione (Zerounoundici, 2008).

Info: tel. 0522 451152, 0522 456249.