”Se il dott.Romano Minozzi vuole chiudere l’azienda a costo zero, tanto vale darla in mano ai lavoratori”. Lo affermano in una dichiarazione della Lega Nord il senatore Giovanni Torri e il deputato Angelo Alessandri (presidente federale del Carroccio) che intervengono sulla grave crisi del gruppo ceramico modenese Iris.


Torri e Alessandri sollecitano i sindacati ”a farsi promotori di questa istanza così da mettere in condizione i lavoratori, che tanto hanno dato a questa azienda, di essere partecipi al rilancio dell’impresa.

“Non saremo inermi davanti alla messa in strada di 780 lavoratori della Iris Ceramiche – continuano i due parlamentari – Saremo determinati a fare in modo che la situazione di questa importantissima azienda del made in Italy venga risanata. Alitalia insegna: per anni abbiamo sopportato costi rilevanti di un esercito di persone che veniva pagato in larga parte con i soldi dei contribuenti. Ora è arrivato il momento di aiutare le aziende che per anni non hanno mai chiesto una lira allo stato”.
Per Torri e Alessandri, per uscire da questa crisi, occorre ”che il governo intervenga con forti ammortizzatori sociali e un aiuto agli industriali per investire nell’innovazione. La Lega Nord si aspetta risposte concrete anche dalla Regione, perchè se anche il distretto delle ceramiche si è chiuso nel 2008 con un -20%, non vuol dire che tutto si deve risolvere con i licenziamenti”.